Lean Questions: Come evitare gli errori umani?

Continuo oggi con le domande lean, questa volta però raccolte dai vari gruppi su LinkedIn di cui faccio parte.

Comunque, voglio ricordarvi che le vostre domande avranno sempre la priorità assoluta, quindi continuate a postarle tramite i soliti canali: FacebookGoogle+ e Contatti.

Oggi la domanda che riporto è di Renaud, che chiede:

Come si possono evitare gli errori umani nella produzione?

Umani fanno errori, e questo è un dato di fatto incontrovertibile. Nessuno è perfetto. Quindi la risposta per evitare gli errori umani sarebbe quella di automatizzare e robotizzare tutti i processi? Non sono d’accordo con questa soluzione.

Per me la robotizzazione e automazione è solo una soluzione al problema per i leader pigri, quelli che non vogliono approfondire i loro processi.

La filosofia lean offre soluzioni efficaci per tenere bassi gli errori nella produzione.

In cosa consiste?

La prima parte della filosofia consiste nel far accettare a tutti che il lavoro sbagliato non viene accettato, fatto e/o passato ad altri.

La seconda parte della filosofia si lega al fatto che nelle fabbriche lean vengono impiegati tutti i possibili tipi di dispostivi poka yoke che non permettono che le parti sbagliate vengano passate avanti nella produzione. Poka yoke non devono essere difficili e devono essere visuali e incorporati nel processo, in modo tale che un errore è immediatamente e facilmente individuato e il particolare sbagliato immediatamente separato da quelli buoni: pensate ad esempio alle luci verde e rossa, ai passa-non passa e ad altri dispositivi semplici che fermano immediatamente e in maniera indiscutibile un prodotto non conforme, mentre fanno passare quelli conformi.

La terza parte della filosofia consiste nella autoispezione. Nel rendere tutti responsabili del lavoro che fanno e di includere l’ispezione come parte del loro lavoro standard. Non è sufficiente mettere un segno di spunta su qualche checklist per dire che avete controllato qualcosa. Bisogna che, nel lavoro standard, sia definito esattamente cosa è un prodotto buono e non buono, e di seguire questa procedura ad ogni ciclo. Ad esempio, pensate ai graffi o altre cose visuali che non sono rilevabili da poka yoke o simili, ma sono evidenti con un controllo visuale a occhio nudo.

Una volta che questa filosofia è applicata a tutti i livelli e sistematicamente nella produzione, gli errori andranno a sparire automaticamente, anche se sono, come detto all’inizio dell’articolo, sono inevitabili. Fino ad un certo punto.

Spero che queste informazioni vi siano state utili.

PS. Se avete anche voi qualche domanda da farmi, basta che utilizzate i canali elencati sopra e di seguirmi su G+ e FB. Sono sempre a disposizione a darvi una mano… ;)

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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