Perché la comunicazione semplice è difficile?

Quale è la cosa più importante nella comunicazione? Sentire ciò che viene detto. Diffonderlo a chi deve saperlo.

In lean thinking esiste una metodologia, yokoten, che parla delle modalità di comunicazione e di diffusione delle informazioni utili all’interno delle aziende. Potete dare un’occhiata qui e qui per qualche chiarimento in più su questa metodologia…

Oggi però vorrei parlarvi della semplicità e complessità della comunicazione chiara.

Quale è il motivo principale perché la comunicazione non si diffonde?

Secondo me, si tratta della chiarezza dell’obiettivo e del significato per la persona alla quale si comunica. Mi spiego meglio.

Quando dovete comunicare una vostra trovata geniale a qualcuno, voi sapete benissimo che si tratta di qualcosa che può cambiare le sorti del vostro modo di lavorare, e sapete che la stessa cosa potrebbe aiutare anche gli altri a migliorare a loro volta il loro lavoro.

Andate là e glielo spiegate alla persona alla quale pensate che la vostra trovata può essere utile, e vi ritrovate con la risposta: e chissene…

Chissà il perché… Beh, il motivo principale è che avete lavorato sulla vostra genialata in isolamento, al riparo da tutti gli altri, e adesso state proponendo ad altri un prodotto finito, che non sapete neanche se ha valore per la vostra controparte o meno. Non sapete poi spiegare in che modo quella cosa che avete creato può aiutare l’interlocutore per migliorare il suo di lavoro – non avete creato una storia da comunicare, da vendere. Sì, siamo tutti venditori, anche delle storie semplici. E vendere è particolarmente difficile se si vuole lanciare qualcosa di nuovo, di mai visto prima. Quando bisogna introdurre un cambiamento.

Cosa fanno i migliori marketer del mondo? Comunicano e testano la loro idea, prima ancora di costruire un prodotto finito. Costruiscono una storia da presentare agli altri, che cerca di ragruppare l’idea geniale che hanno. Verificano poi cosa ne pensano gli interlocutori, raccolgono le loro idee e infine fanno o scartano la loro idea. Investendo pochissimo in costruzione, ma moltissimo in comunicazione, per verificare se la loro idea è viabile o meno.

La chiara comunicazione deve ispirare, spiegare il perché, spiegare il come. Deve anche essa seguire il famoso ciclo PDCA, deve essere pianificata, eseguita/comunicata, controllato l’esito, e adattata in funzione di esso. La spiegazione del perché è fondamentale, perché è quella che dice il valore aggiunto di ciò che stiamo facendo, e attraverso la storia, ossia il problema che si sta affrontando e la soluzione trovata per esso, ispira altre persone ad accettarla o meno.

Lo storytelling nel lean si realizza in maniera molto semplice e chiaro, su un solo foglio di carta, che si chiama A3. Avete già sentito parlare di questo, vero? E’ uno strumento del lean, ma molto importante proprio da questo punto di vista: migliorare la chiarezza e la diffusione della comunicazione, mettendola in un formato da tutti riconosciuto e a tutti chiaro.

Quanto è chiara la vostra comunicazione aziendale? Cosa potete fare per renderla migliore?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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