Encob Blog

Lean Questions: Pacemaker

Eccoci di nuovo nella rubrica Lean Questions, che ogni venerdì risponde alle vostre domande poste attraverso i soliti canali: FacebookGoogle+ e Contatti.

Oggi la domanda è di Alberto:

In un suo post sul processo pacemaker “la disponibilità operativa del processo pacemaker dovrebbe essere del 75% o oltre, per poter costantemente soddisfare i requisiti di output dal processo”

  • cosa intende per disponibilità operativa?
  • come dimensiona il 75%, rispetto a quale target?
  • se ho una linea complessa in cui possono esistere 2 processi pacemaker, o è possibile che stia confondendo pacemaker con collo di bottiglia?

La ringrazio davvero per l’entusiasmo e realismo delle sue pillole quotidiane.
Grazie, Alberto

L’articolo in questione è il seguente: Cosa è pacemaker?

Come prima cosa, la disponibilità operativa. Si tratta di una produzione programmata e riempita per più di 75% di tempo a disposizione, rispetto al contenuto di lavoro conosciuto. Se non hai la programmazione della tua linea per più di 75% del tempo, non potrai mai neanche realizzare il flusso continuo, e quindi anche il solo concetto di pacemaker ti sarebbe stato inutile.

Quindi per poter implementare il pull, kanban e flusso continuo, devi per prima cosa raggiungere una stabilità della linea e una conoscenza delle operazioni e fasi lavorative tale che non vi siano incognite e sprechi per più di 25% del tempo. Se questa condizione non sussiste, si lavorerebbe per troppo tempo alle cose non a valore aggiunto e quindi il flusso continuo comunque non sarebbe raggiungibile.

Quindi stabilità dei processi è il fattore fondamentale.

L’ultima domanda è se su una linea possono esserci due processi pacemaker. La risposta è no. In un certo momento nel tempo può esserci solo un processo pacemaker, ma come per il collo di bottiglia, questo processo pacemaker può spostarsi, in base alla configurazione della linea. Dipende dal punto fino a cui arriva il flusso continuo o linea FIFO, poi il pacemaker si programma esattamente a monte di questo punto. Se, ad esempio, riconfiguro la linea o raggiungo la capacità di flusso continuo in tutte le operazioni a valle, il mio pacemaker può essere anche l’inizio della linea, che sarebbe il punto ideale della programmazione in quanto a valle di quel punto tutto scorre in flusso continuo di un pezzo alla volta (ricordarsi della definizione dello stato ideale…). Questo, nella realtà, chiaramente è irraggiungibile, ma la tendenza deve essere quella.

Riguardo il collo di bottiglia, anche esso può essere un punto mobile nel processo, ma si tratta dell’operazione che ha più bassa produttività rispetto a tutte le altre operazioni nel ciclo produttivo. Può variare in quanto posso andare a intervenire su un collo di bottiglia e aumentare la produttività, rendendo meno produttivo un altro punto nel processo. Ma il collo di bottiglia non dice niente che prima o dopo di esso deve esserci il flusso continuo. Questa è la differenza con il pacemaker.

Spero che queste informazioni ti siano utili. Se hai altre domande o altri chiarimenti, sono sempre a disposizione.

PS. Se avete anche voi qualche domanda da farmi, basta che utilizzate i canali elencati sopra e di seguirmi su G+ e FB. Sono sempre a disposizione a darvi una mano… 

Exit mobile version