Pianificare la produzione individuale

Quando pianificate la produzione, quali sono i fattori che dovete considerare e quali sono le metriche che sono importanti per capire quanto bene sta andando?

Dipende da che tipo di produzione avete: se la produzione è di serie, i metodi quale flow costing (di cui parlo nel mio libro Progettare Costi e Valore) sono molto adatti.

Il secondo caso è quando la produzione è individuale, dove ogni prodotto è diverso da quello precedente. E oggi vorrei parlare di questo secondo caso.

Come faccio a programmare la produzione individuale? Di cosa devo tenere conto? Quali metriche sono importanti in una produzione del genere?

Come prima cosa, cerco di capire cosa so esattamente di questo prodotto, quali sono le sue caratteristiche, quali sono le similitudini con i prodotti che già produco e che si possono riportare nel piano del prodotto nuovo. Se non vi fossero queste similitudini, non avremmo neanche ottenuto l’ordine per produrlo (chi è che si fida di un fornitore che non ha mai prodotto qualcosa di simile…?).

Da queste similitudini posso conoscere i tempi approssimativi per fare i singoli componenti del prodotto ed è la prima cosa importante che devo considerare. Dopo questo vado a determinare il metodo produttivo, ossia come andare ad assemblare le varie componenti in un insieme che rappresenta il prodotto. Le pianifico poi in una sequenza temporale, incorporando tutte le attività necessarie per produrre il prodotto dall’inizio alla fine, dalla materia prima al prodotto finito.

Poi inizio la produzione e faccio in continuazione il confronto con quello che ho pianificato e la situazione reale, quello che succede veramente. Le differenze sono importantissime per capire cosa è che sapevo e non sapevo del mio prodotto e del mio processo, così che la prossima volta con un prodotto simile evito di fare gli stessi errori. Mi annoto quindi le differenze, i motivi delle differenze, il metodo vero e proprio usato, i tempi effettivi. Questa fase si chiama la raccolta del know-how produttivo, ossia il mio lavoro standard per le produzioni future.

In alcune fasi i tempi saranno più lunghi rispetto a quanto pianificato, in alcune fasi saranno più corti. Ma se ho un know-how abbastanza strutturato per il prodotto complessivo e per il processo, allora il mio preventivo iniziale in termini di ore e materiali non sarà molto lontano dalla realtà. Se sono nel +/- 5% per un prodotto nuovo, posso considerarlo come un dato abbastanza buono per la mia pianificazione. Se si ripete lo stesso prodotto dopo un certo periodo, posso andarlo a pianificare con maggiore confidenza, e incorporando nella pianificazione gli elementi di possibile miglioramento raccolti nella precedente iterazione (nel know-how esistente).

Inoltre, facendo così, posso andare a ottimizzare anche il processo produttivo dei singoli componenti del mio prodotto, dato che posso utilizzare nella pianificazione di tutti gli altri prodotti con componenti simili. Ogni ciclo, ogni macchina nuova è una nuova opportunità per imparare qualcosa di nuovo, di raccogliere qualche dato nuovo sui tempi e metodi, di ottimizzare il processo complessivo, di avere i dati sempre più affidabili sui costi produttivi e sui metodi utilizzati per ottenerli.

Voi, se avete una produzione simile, cosa teniate in conto, cosa considerate importante, che metodo utilizzate per la pianificazione della produzione e del processo produttivo?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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