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Qualità al 90% è accettabile?

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Ho letto ieri l’articolo di Mark Graban su Lean Blog riguardo i requisiti della Apple verso la Foxconn, l’azienda cinese che produce praticamente tutti gli iDevice.

Quello che mi ha stupito di più nell’articolo è la frase:

L’accordo tra Apple e Foxconn specifica che il requisito di qualità è di 90%.

Questo cosa vuol dire? Che 1 dispositivo su 10 può essere non conforme e che tutto va bene ugualmente. Altro che 6 sigma…

Nella vostra azienda, se fate 1 prodotto su 10 non conforme, cosa vi dicono i vostri clienti? Ma va là, non ho tempo da sprecare con te. E va dalla concorrenza.

La Apple può, per il momento, permetterselo. Ma se la politica è questa, la domanda è solo: Fino a quando?

Proprio ieri anch’io ho avuto un “problemino” con il mio iPad. Si è scollato lo schermo… Problema da niente, giusto? Chiaramente, 1 su 10 non conforme è solo all’atto di consegna del prodotto nuovo. I problemi che si manifestano dopo uno-due mesi di utilizzo non vengono neanche conteggiati in questa statistica.

Secondo la mia esperienza personale, con tre dispositivi che mi sono passati tra le mani, due hanno avuto un difetto dopo l’inizio di utilizzazione. Un bel 67%, poco significativo se parliamo di grandi numeri, molto significativo se parliamo di un utente particolare…

Cosa ne pensate di questa politica della Apple? Non è che anche la loro politica di prezzi alti sia dipendente anche da questo fattore, e non solo da un design impareggiabile dalla concorrenza?

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