Una storia incredibile…

Stiamo vivendo in un secolo iperinformatizzato, dove i clienti sono in grado di cambiare le sorti di un’azienda solo tramite qualche commento su Facebook o qualche articolo sul blog.

Ma non tutti sembrano essersene davvero accorti… E continuano a vivere 50 anni indietro nel tempo, pensando di poter prendere i loro clienti in giro e fare le stesse “porcate” che hanno sempre fatto e che gli hanno permesso di arricchirsi anni fa.

Oggi vi racconterò la storia di un hotel che avevo prenotato ma nel quale, per motivi vari, non sono potuto andare.

Prima di iniziare però, vi ricorderò come funziona la prenotazione degli alberghi nel XXI secolo, tramite siti quali Booking e simili. In pratica la prenotazione può essere fatta e cancellata in qualsiasi momento, e si paga una penale solo ed esclusivamente quando non viene effettuata la cancellazione entro le 24 ore prima dell’arrivo. E si paga direttamente nella struttura quando si va via. Molto semplice ed efficace.

Dovevo andare in questo albergo (alla fine dell’articolo vi dirò di quale struttura si tratta, quando avrete saputo tutti i fatti…) e sono andato su Booking per la prenotazione, come faccio sempre. L’hotel in questione c’era ma diceva che non era disponibile in quel periodo. Siccome ero molto in anticipo (sei mesi prima del soggiorno effettivo), mi è sembrata una cosa strana. Dovevo iniziare a preoccuparmi, ma ho pensato che magari sono un pò old fashion e che preferiscono essere contattati direttamente.

Così li ho chiamati per vedere se era possibile fare la prenotazione per un soggiorno. Chiaramente hanno detto di sì, e che per la loro convenienza serviva lasciare una caparra di qualche centinaio di euro, DETTANDO TELEFONICAMENTE il numero della carta di credito. Un’altra cosa insolita al giorno d’oggi, ma ho acconsentito, visto che gli alberghi di solito funzionano abbastanza correttamente (altrimenti la concorrenza li mangerebbe, così almeno la penso io…).

Beh, per tagliare corto, due mesi più tardi ho scoperto che purtroppo non potevo soggiornare nell’albergo durante il periodo designato, e ho richiamato la struttura per la cancellazione e la restituzione della caparra. La solita prassi, insomma. Invece quando ho spiegato (ribadisco: quattro mesi prima della data effettiva di soggiorno) che purtroppo non potevo venire e che volevo fare la cancellazione della prenotazione, hanno detto che non c’è nessun problema per la cancellazione, ma che, purtroppo, per la restituzione della caparra loro non prevedevano altra procedura salvo quella di utilizzare i soldi presso la loro struttura in un’altra data. Ho cominciato un pò ad innervosirmi, perché avendo chiamato con un largo anticipo, pensavo che i soldi potevano essere rimborsati senza alcun problema, come succede in TUTTI gli altri hotel. Invece no, loro hanno una procedura tutta loro, e quando ho chiesto se si poteva fare qualcosa, hanno detto che purtroppo i padroni non prevedono la restituzione dei soldi della caparra come un loro modello di business. Bel modello di business, pensai tra me e me.

Ma visto che l’unico modo per avere i soldi investiti nella caparra in qualche modo rimborsati, ho deciso di chiedere se era possibile usare questi soldi per stare lì una notte (un weekend) e così la caparra sarebbe stata consumata. Mi hanno risposto che, purtroppo, anche questo non era possibile, in quanto la caparra doveva essere usata per una vacanza di pari durata a quella originale. (Ma che diavolo…) Sempre scusa della politica aziendale.

Insomma, non si poteva in nessun modo recuperare la caparra se non in una vacanza di uguale durata all’originale, in un altra data. In sostanza, i soldi della caparra se li tengono loro e basta. Bella soddisfazione dei clienti. Sono andato anche sul loro sito per cercare le condizioni di cancellazione, ma non era menzionato  niente di tutto questo…Chiaramente (altrimenti nessuno prenoterebbe alle loro condizioni…). Colpa mia, dovevo controllare meglio prima di avventurarmi alla chiamata di prenotazione iniziale…

Queste persone sopravvivono oggi con le fregature e tecniche che potevano fargli fruttare bei guadagni 50 anni fa. Oggi spero che le cose siano cambiate, e spero che questo articolo li raggiunga o che almeno faccia una bella “pubblicità” della loro incapacità di adeguarsi al secolo in cui viviamo. L’hotel in questione sono le Terme Preistoriche di Montegrotto Terme (PD), e dovevamo andare lì per una cura necessaria per mia moglie. Chiaramente adesso non ci pensiamo proprio. Spero che nessuno di voi che legge questo articolo andrà mai a soggiornare presso di loro, o perlomeno pensateci bene prima di prenotare.

PS. Avevo anche chiesto una conferma scritta della cancellazione, e nonostante la promessa che mi sarà inviata, per il momento non ho ancora ricevuto niente… Proprio un bel modello di business…

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

1 comment… add one
  • Marco Apr 22, 2013, 7:17 pm

    Qualche dubbio dovevi portelo da subito scegliendo un hotel che contiene l’aggettivo “Preistoriche”…

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