Sto leggendo il fantastico libro di Art Byrne, The Lean Turnaround, e nel primissimo capitolo ho trovato un esempio eccezionale del cosa vuol dire avere inventari bassi:
Ogni anno porto una ventina di manager delle aziende che gestisco per un viaggio in Giappone, presso le aziende ben avanti nella loro trasformazione lean. Lo scopo di questo viaggio è quello di fargli capire di prima mano, quanto lontano ci si può andare con il lean. Molti di questi individui hanno fatto enormi progressi nelle loro rispettive aziende, ma finché non vedono con i propri occhi fino a dove si può arrivare, non hanno il senso della traiettoria che hanno ancora da fare.
Ad esempio, presso una azienda abbiamo parlato alla fine del lavoro con i loro manager e ci hanno detto che avevano tra due e tre giorni di inventario al massimo nella loro produzione. Quando mi sono fermato alla fine della sessione a ringraziargli per la bellissima presentazione, ho accennato che la maggior parte delle aziende che li avevano visitato quel giorno avevano tra 70 e 80 giorni di inventario in casa.
Quando il mio discorso è stato tradotto, ha creato tra i nostri ospiti degli sguardi increduli, non credevano che qualcuno poteva sopravvivere con così tanto inventario. Questo era molto utile quando eravamo tornati a casa, in quanto hanno capito e visto come li guardavano le persone che avevano due giorni di inventario in mano, e hanno capito che non c’era altro da fare che migliorare.
Questo aneddoto è molto significativo per qualsiasi azienda che ha a che fare con gli inventari. Quando incontrate una azienda che lavora diversamente e in maniera molto più efficiente, le persone che lavorano in essa vi guardano come dei zombie, come un’azienda che non ha alcun futuro con le prestazioni attuali ed è solo questione del momento quando arriverà la vostra imminente fine.
Nella vostra azienda, invece, come è che siete messi con le rotazioni del magazzino? In doppia cifra? In tripla cifra forse? Credo che la maggioranza di voi sarà in singola cifra, ossia sotto le 10 rotazioni complete del magazzino annue… Ho ragione, vero?
Facendo le 5S nella mia parafarmacia ho scoperto che i prodotti che si vendevano non più di 2 volte l’anno costituiscono il 20% del valore dell’inventario. E’ essenziale creare uno standard operativo nella fase di acquisto, una specie di griglia che mi dica, in base allo storico e alla attuale richiesta del mercato, se è utile tenere quanto propostomi oppure no. Certe volte è meglio sacrificare un po’ di margine e tenere l’inventario contenuto.