Lean Questions: Utilità del takt time

Eccoci di nuovo nella rubrica Lean Questions, che ogni venerdì risponde alle vostre domande poste attraverso i soliti canali: FacebookGoogle+ e Contatti.

Oggi la domanda è di Francesco:

Buon pomeriggio,

Mi piacerebbe comprendere meglio l’utilità del takt time. Il takt time è il ritmo rispetto al quale le attività, il processo e quindi il sistema produttivo deve produrre per essere allineato alle vendite.

Ma se confronto il tempo disponibile netto (escluso il down time ed i set up) rispetto al tempo necessario per produrre (Tempo Ciclo per la quantità da produrre) il quantitativo richiesto dal mercato nel periodo di tempo definito, non è la stessa cosa?

Grazie

Come si calcola il takt time? Lo abbiamo visto già molte volte qui sul blog, e ripeto la formula un’altra volta:

Takt time = Tempo totale disponibile lavorativo giornaliero [sec] / Domanda giornaliera del prodotto da parte del cliente [pezzi]

Come vedi, il tempo disponibile netto è nel numeratore della formula. Il tempo necessario per produrre il quantitativo richiesto dal cliente invece non è presente nel calcolo del takt, in quanto il takt non è una misura dettata dall’efficienza interna, ma è una misura dettata dall’esterno, dalle condizioni di mercato. Possono sembrare simili, ma sono due concetti completamente distinti.

In pratica dice quanto dovremmo produrre per soddisfare il nostro cliente senza essere in debito o in sovrapproduzione rispetto alla domanda del mercato. Poi sta a noi capire come farlo attraverso le efficienze interne, ossia il tempo ciclo che nomini nella domanda.

La differenza tra takt e tempo ciclo, in sostanza, identifica il gap tra quello che chiede il cliente e quello di cui noi siamo capaci tramite l’utilizzo delle risorse interne in questo momento. Generalmente questi due non sono mai uguali, in quanto trovare l’esatta corrispondenza tra i due valori vuol dire avere una produzione molto stabile e che cambia raramente, e con la capacità interna che è perfettamente calcolata per soddisfarla. In pratica una situazione ideale che rappresenta il flusso continuo, impossibile da realizzare se non per brevissimi intervalli di tempo, e nelle operazioni più snelle esistenti… Vuol dire produrre, senza mai fermarsi, quello che chiede il cliente, senza magazzini intermedi, nell’ordine di arrivo degli ordini, nel più breve tempo possibile. Difficilissimo…

Ridurre il gap vuol dire migliorare, quindi è una condizione target verso cui bisogna aspirare e riguardare come obiettivo. Ogni avvicinamento tra i due valori vuol dire un miglioramento a lungo periodo della vostra capacità di soddisfare il mercato che state servendo.

Spero che queste informazioni ti siano utili. Se hai altre domande o altri chiarimenti, sono sempre a disposizione.

PS. Se avete anche voi qualche domanda da farmi, basta che utilizzate i canali elencati sopra e di seguirmi su G+ e FB. Sono sempre a disposizione a darvi una mano… ;)

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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