Lean Questions: Commercio edile

Eccoci di nuovo nella rubrica Lean Questions, che ogni venerdì risponde alle vostre domande poste attraverso i soliti canali: FacebookGoogle+ e Contatti.

Oggi la domanda è di Elisa:

Salve vorrei proporre lo studio nel campo del commercio edile.

Magazzino con vendita di migliaia di prodotti sia al privato che impresa, esigenze diverse da parte dei clienti, problematiche con i fornitori per l’approvvigionamento del materiale, capire quale potrebbe essere la soluzione lean per poter migliorare la vendita e la divulgazione delle conoscenze da parte dei venditori.

Non è una domanda facile. Senza una profonda osservazione al gemba e conoscenza dei vostri specifici processi, è difficile dire quale potrebbe essere un consiglio da dare.

Generalmente comunque, in una situazione del genere, valgono le regole simili a quelle che avevo descritto nell’articolo Lean nel commercio. Anche se in questo articolo si tratta di una parafarmacia, le dinamiche sono simili, e la gestione dell’inventario è di importanza fondamentale per la riuscita. Quindi un controllo assoluto delle scorte, un tiro (pull) controllato per non andare in qualche situazione spiacevole.

Infine 5S e analisi dei dati: buttare via quello che non viene mai acquistato e tenere quello che gira.

Quindi, il consiglio è di rileggere l’articolo che avevo scritto in precedenza e cercare di capire come poterlo applicare alla vostra situazione.

Adesso alla parte più interessante della tua domanda: la divulgazione delle conoscenze da parte dei venditori. Lean è applicabile e si riesce a sostenere al meglio in un ambiente dove i processi sono stabili e ripetibili nel tempo. Si tratta di un prerequisito per poter andare a insegnare e divulgare le conoscenze tra il personale. Proprio l’altro giorno ho scritto un articolo dove richiamo le tecniche di formazione e problem solving e di come portare una persona all’efficienza nel più breve tempo possibile. Il segreto della divulgazione è conoscenza dello standard. Il segreto della conoscenza è la formazione. Seguite i passi, definite il vostro standard, definite le checklist per applicarli sempre nello stesso modo in maniera ripetitiva, rendete i vostri capi i controllori e insegnanti dello standard attuale e anche principali esecutori delle azioni di miglioramento promosse dai loro sudditi. Definite infine i processi standard per diffusione e divulgazione dei miglioramenti individuati tra tutti i vostri reparti/negozi/magazzini, per poter avere sempre uno stesso punto di paragone su cui confrontarsi.

Prova a pensare ad esempio all’IKEA, che è un esempio in cui un magazzino (in sostanza) viene gestito nello stesso modo in varie locazioni, tra varie culture ecc. Quando entri in un loro negozio è tutto praticamente uguale sia che tu ti trovi a Milano oppure a Los Angeles. Anche gli edifici in cui questo grande magazzino viene aperto sono praticamente fatti con UN SOLO progetto architettonico, studiato in minimi particolari per rendere come esperienza cliente e per poter distribuire con uno schema ben definito tutti i vari articoli che hanno a disposizione. Questo è la vera potenza dello standard e dei processi definiti. Tutti sanno cosa vendono, tutti sanno dove questa cosa si trova e la forniscono ai clienti con la massima soddisfazione di quest’ultimi.

Spero che queste informazioni ti siano utili. Se hai altre domande o altri chiarimenti, sono sempre a disposizione.

PS. Se avete anche voi qualche domanda da farmi, basta che utilizzate i canali elencati sopra e di seguirmi su G+ e FB. Sono sempre a disposizione a darvi una mano… ;)

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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