Eccoci di nuovo nella rubrica Lean Questions, che ogni venerdì risponde alle vostre domande poste attraverso i soliti canali: Facebook, Google+ e Contatti.
Oggi (e lo sarà anche la prossima settimana, viste le due domande che ho ricevuto…) la domanda è di Sabina:
Come si calcola l’EPE?
Viene espresso in giorni o in quantità di pezzi da produrre?
Grazie
Non riesco a capire la domanda, veramente. Almeno la seconda parte della domanda: quantità dei mezzi da produrre. E poi non riesco neanche a capire perché lo vuoi calcolare.
EPEx è un indicatore dell’efficacia del processo. Non si calcola. Ci si tende a migliorarlo continuamente migliorando i processi.
EPEx significa “every part every interval” ossia “ogni particolare ad ogni intervallo”. In pratica indica quanto spesso il processo può produrre ciascuno dei prodotti che passano attraverso di esso.
Per un processo pacemaker un EPE appropriato sarebbe “ogni particolare ogni finestra di spedizione” o “ogni particolare ogni giorno”, qualsiasi dei due valori sia più piccolo.
Se abbiamo ad esempio le spedizioni ai clienti ogni 4 ore, allora è “ogni particolare ogni 4 ore”.
Per avere quei x bassi, bisogna costantemente agire sul processo, andare a ottimizzare i dettagli, usare SMED per ridurre i tempi di setup ed essere più veloci a rispondere ai cambiamenti nella domanda, non creare sovrapproduzioni, ridurre gli inventari, ridurre i lotti produttivi. Bisogna sempre cercare di tenere un flusso continuo del materiale dall’inizio alla fine del flusso di valore, ed allineato con il flusso in uscita. Niente inventari nel processo, niente sovrapproduzione, tutto quello che viene prodotto va fuori immediatamente in quanto il cliente ne ha bisogno in quel momento. Questo sarebbe l’ideale. L’azienda si trasformerebbe in una macchina da soldi. Ma non esistono aziende così. Perché TUTTI, e ripeto, TUTTI, i processi nella vostra azienda dovrebbero essere perfettamente allineati allo stesso EPE, e cambiarlo istantaneamente quando cambia la domanda. Richiede un bel pò di coordinazione tra le varie parti dell’azienda. E più ci si avvicina a questo ideale, e più l’azienda diventa profittevole. E poi, una volta che ci si coordina su un determinato EPE, non bisogna fermarsi, ma bisogna abbassarlo e ripartire da capo. Questo è l’essenza di miglioramento continuo.
Quindi, la mia risposta è: EPE non si calcola. EPE, eventualmente, si crea e si diventa…
Spero che queste informazioni ti siano utili. Se hai altre domande o altri chiarimenti, sono sempre a disposizione.
PS. Se avete anche voi qualche domanda da farmi, basta che utilizzate i canali elencati sopra e di seguirmi su G+ e FB. Sono sempre a disposizione a darvi una mano… 
Volevo chiedere, mi sono imbattuto in questa definizione:
” L’EPEx è un indice di flessibilità che stabilisce la nostra capacita di rispondere alle esigenze del processo cliente.
Tipicamente se dobbiamo produrre due prodotti finiti A e B, soddisfando una domanda Da del prodotto A di 6 pz/gg e una domanda Db del prodotto B di 3 pz/gg. Supponendo che il processo in esame abbia C/T = 5min e C/O = 200 min e supponendo di avere a disposizione un tempo T di 800min/gg.
Allora l’EPEx sarà dato da
T / (C/T*Da + C/O + C/T*Db) = 800/(5*6+200+5*3) = 2,62
Se l’EPE è maggiore di 1 allora possiamo rispondere alle esigenze del cliente, se è minore di 1 è necessario ridurre i C/O. ”
è corretta? Seconda domanda, nel caso fosse corretta questa formulazione, l’EPE calcolato di 2,62 cosa mi rappresenta?Il numero di volte che riesco a produrre la mia domanda in un giorno?
Prima di tutto, dove hai trovato quella formula? Come spiegato nell’articolo, EPEx non si calcola, ma si tende solo a ridurre la parte “x” della EPEx, ossia a ridurre l’intervallo di tempo nel quale la produzione completa si ripete. Si tratta di un fattore che serve per migliorare il processo, riducendo in particolare i tempi di setup tra i vari prodotti che l’azienda produce. Quindi per me quella formula non dice nulla.
Quindi nel tuo caso, se hai due prodotti soli di cui devi produrre 6 e 3 pezzi al giorno rispettivamente, e hai un tempo ciclo di 10 minuti totale di lavoro a valore aggiunto giornaliero, per me significa solo che hai uno spreco enorme nella tua produzione, ossia 10/800=1,25% di lavoro a valore aggiunto e 98,75% di tempo sprecato ogni giorno.
Immagino che nella tua produzione hai anche altri prodotti, non solo questi due perché altrimenti saresti già andato in bancarotta da tempo, e devi chiaramente tenere conto di tutti, in quanto la traduzione di EPEx è “ogni prodotto ogni x”, quindi è un indicatore di quanti cicli di produzione completa riesci a fare per produrre ciò che ti chiede il cliente, e minore è x meglio stai andando.
Nel tuo caso x è di 210minuti (produrre A, setup per B, produrre B, setup per A), quindi riesci a produrre ogni prodotto (dei due che hai, A e B) ogni 210 minuti, e tempo a valore aggiunto è 10 minuti. Devi cioè lavorare sui tempi di setup per non doverti creare enormi quantità a magazzino e per poter produrre in lotti più piccoli, esattamente quando te lo chiede il cliente…
Formula trovata navigando; ho riscontrato diverse spiegazioni di EPEI, alcuni fornivano anche un calcolo tramite tempo dei changeover nel process box per produrre un determinato prodotto fratto il tempo disponibile per i changeover.
Tornando all’esempio numerico (con cifre a caso), non capisco come la mia x sia di 210 minuti e non di 5*6 + C/O + 5*3 e quindi di 245 minuti.
Quindi per esempio se nel mio process “Foratura Barre” dovessi produrre in una settimana 109 pezzi A con C/T di 4 minuti, 341 pezzi di B con C/T di 5, 72 pezzi di B con C/T di 3, e un tempo di setup pari a 30 minuti il mio EPEI sarebbe =
109*4 + 30 + 341* 5 + 30 + 72*3 = 2417 minuti = 1,68 giorni
Ok, avevo capito che in 5 minuti venivano prodotti tutti e 6 e tutti e 3 i prodotti…
E immagino che nel tuo processo foratura barre i 72 pezzi sono di prodotto C, non B. E devi aggiungere alla fine un’altro setup per essere pronto di nuovo al prodotto A dopo aver finito tutti gli altri…