Chi è che decide?

L’altro giorno ho vissuto un episodio molto divertente nella azienda dove sto collaborando.

Uno dei manager principali dell’azienda ha ricevuto una email sulla quale doveva prendere una semplice decisione, ma non avendo la comprensione chiara del problema si è rivolto ad altro manager importante che aveva maggiore conoscenza della situazione, de facto passandogli la responsabilità di decidere.

Quest’altra persona, non essendo abituato a prendere le decisioni, e avendo ricevuto la richiesta da chi le prende, è tornato da lui a chiedere che decisione doveva prendere.

In sostanza, nessuno dei due sapeva cosa doveva fare nella data situazione, e la scena di loro due discutere era anche divertente da vedere, che si passavano la palla a vicenda.

Ma questa situazione nasconde un importante problema in molte organizzazioni: Si sa chi ha l’autorità di prendere le decisioni nella vostra organizzazione? Chi prende le decisioni quando lui non è presente? Quale è il processo formale che viene utilizzato quando capitano situazioni del genere?

La situazione ideale sarebbe che ognuno è responsabilizzato a prendere le decisioni nel proprio lavoro, ed allineate alla strategia, visione e cultura dell’azienda. Ma per arrivare a quel livello di consapevolezza bisogna prima superare gli scogli culturali del tipo “nessuno vuole prendersi la responsabilità perché non sa cosa andrebbe a cambiare facendolo”.

Trasparenza è la condivisione sono quindi le prime cose da impostare per allineare l’azienda nella direzione strategica voluta…

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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