Lean Questions: Lean nel commercio

Continuo oggi con la nuova domanda nella rubrica Lean Questions, che ogni venerdì risponderà alle vostre domande, che farete tramite i soliti canali: FacebookGoogle+ e Contatti.

Oggi la domanda è di Matteo:

Sono titolare di una parafarmacia. Vorrei sapere se la cultura lean è adata e vantaggiosa se applicata in un punto vendita. Se si, vorrei sapere se avete articoli, testi o altro sul “commercio lean”. Grazie e buona giornata.

Come già spiegato in varie occasioni, il lean non è solo un metodo che si applica nella produzione manufatturiera. Lean è una metodologia che permette di migliorare continuamente i processi aziendali e di sviluppare in continuazione le persone che in essi lavorano.

I processi sono tutte le cose che hanno un qualcosa in ingresso, una attività dove avviene qualche trasformazione di valore tra il fornitore e il cliente, e un qualcosa in uscita.

Pertanto anche i servizi appartengono alla categoria di TUTTI i processi dove lean è applicabile… (non conosco una attività, un’azienda, dove il lean non è applicabile, se c’è qualcuno che pensa il contrario, per favore mi contatti e mi spieghi dove mi sto sbagliando o cosa mi sto perdendo… 😉 ).

La mia domanda a Matteo è la seguente: Nella parafarmacia, avete qualcosa che entra, materiali in ingresso? Certo di sì. Avete qualcosa che trasforma quello che entra in qualcosa che esce e dà valore al vostro cliente? Certo di sì, è appunto la vostra attività di vendita dei prodotti alle persone che entrano. Avete qualcosa che esce? Certo di sì, i prodotti che i clienti acquistano.

Quindi il lean è assolutamente applicabile.

A cosa bisogna però stare attenti, cosa bisogna controllare e cosa bisogna gestire un pò meno? Trattandosi di un’attività dove ci sono migliaia di codici articolo in ingresso dai vari fornitori, e dove in uscita ci sono relativamente pochi prodotti che i clienti acquistano, la gestione dell’inventario è di importanza vitale. Sbagliare l’inventario o gestirlo male significa la differenza tra la vita e la morte dell’attività. Comprate troppo di un prodotto che non vende e siete destinati al fallimento, in quanto dopo la scadenza del prodotto non avete altra scelta che buttarlo via.

La gestione sicuramente dovrebbe essere organizzata a kanban e a tiro del cliente. Si acquista solo ed esclusivamente quello che viene consumato, nella minima quantità che il vostro fornitore vi fornisce nell’intervallo di consumo. Quindi, se avete, ad esempio, 5 pezzi di un prodotto che vengono consumati in media 1 pezzo al mese, e il tempo di ripristino del fornitore è di 10 giorni con quantitativo minimo di 3 pezzi, allora vuol dire che i 5 pezzi che avete in casa sono troppi, e che dovete avere al massimo 3 pezzi in casa, e riordinare quando il magazzino scende a 1 pezzo, per essere sicuri di non restare mai senza alcun prodotto in casa. Se il tempo di consegna del fornitore era, ad esempio, 1 mese e mezzo, con lo stesso quantitativo minimo, allora il punto di riordino deve essere quando il magazzino scende a 2 pezzi. In ogni caso, avere 5 pezzi in casa, giusto nel caso, non va bene e porta allo spreco.

Chiaramente, per gestire migliaia di articoli in questo modo, dovete avere qualche programma gestionali che vi permette di farlo, e penso che praticamente tutte le farmacie e parafarmacie ne sono dotate, in un modo o nell’altro, e che vi permette di fare questi calcoli.

Un’altro spreco che vedrei è quello dei prodotti che non vengono MAI acquistati. E penso che ce ne siano molti. Vari informatori farmaceutici vi portano dei prodotti che “risolvono tutti i problemi” dei clienti, ma alla fine nessuno li conosce, nessuno li prescrive, e voi dopo 2 giorni non vi ricordate neanche di averli, ne a cosa servono. Ma li avete sul groppone, anche se vi sono stati dati con qualche promozione speciale. Per questi prodotti non c’è molto da fare: bisogna fare una bella azione delle 5s, farsi il segno della croce e liberarsene.

Ideale sarebbe di tenere nella vostra parafarmacia solo ed esclusivamente i prodotti che usano i vostri clienti abituali, in quantità minime per soddisfare i loro bisogni, mai scaduti (controllo tramite qualche sistema visuale nel programma gestionale…) e con un consolidato e chiaro sistema di ripristino (con qualche segnale kanban).

In questo modo minimizzeresti i costi e saresti sicuro di soddisfare tutti i bisogni dei tuoi clienti quando ne hanno bisogno e con la qualità di cui hanno bisogno.

Quindi, organizzarsi è necessario, e poi avere un sistema di gestire l’attività per minimizzare i costi. Rimboccarsi le maniche e via, all’attacco dell’analisi dei dati.

E fammi sapere come stai andando, magari posso darti qualche altro suggerimento… 😉

E PS. Se avete anche voi qualche domanda da farmi, basta che utilizzate i canali elencati sopra e di seguirmi su G+ e FB. Come vedete, sono sempre pronto a darvi una mano… ;)

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

8 comments… add one
  • Matteo Ott 26, 2012, 3:39 pm

    Articolo molto interessante, ho già cominciato a mettermi al lavoro! Però vorrei sapere come questo può conciliarsi con l’esigenza di essere più competitivo nei confronti della concorrenza (nel servizio al cliente, che deve essere orientato alla migliore qualità possibile, ok; ma per esserlo anche con i prezzi praticati ?) Anche perchè i costi fissi più di così mi è difficile ridurli e l’unica è ridurre il costo all’acquisto (se mi riesce) per mantenere o aumentare il margine.

    • Dragan Bosnjak Ott 29, 2012, 5:44 pm

      OK, la gestione delle code descritta dagli amici di LeanLab e’ importante nel tuo caso, e in qualsiasi altro caso dei negozi simili.
      Ma vorrei sapere da te perche’ vuoi aumentare il margine riducendo solo i prezzi di acquisto? Ti consiglio di prendere il mio libro Progettare Costi e Valore per andare a vedere come puoi migliorare la tua attivita’ migliorando i processi, e non necessariamente solo i prodotti, e come questo miglioramento viene rispecchiato sui costi.

      • Matteo Ott 29, 2012, 5:59 pm

        Avevo letto qualcosa sul target costing: avendo una gestione lean delle scorte il costo complessivo dell’acquistato si abbassa (perchè prendo solo quello che richiede il cliente) a parità di fatturato. I prezzi è meglio non aumentarli. E sul resto dei costi ci sto lavorando: magari riesco a scoprire degli sprechi, ma i margini non sono molti. Cmq sono ancora alle prime armi anche se mi sto leggendo qualche testo in merito (Lean Thinking di Womack & Jones e due testi di Wakamatsu).

        • Dragan Bosnjak Ott 29, 2012, 6:22 pm

          A questo punto ti consiglierei veramente la lettura del mio libro, in quanto ti spiega cosa sia il Target Costing, e come potrai andare a utilizzarlo per il tuo vantaggio… 😉

          • LeanLab Staff Ott 29, 2012, 7:04 pm

            Anche noi lo abbiamo letto e lo consigliamo a Matteo.

            E’ un condensato pratico e con esempi che aiutano molto la comprensione

            LeanLab Staff.

  • LeanLab Staff Ott 26, 2012, 6:45 pm

    Quanto ha affermato Dragan è sacrosanto.

    Ma in più … rispondiamo da clienti.

    Uno dei parametri che la Lean insegna a rispettare è “Il Tempo”.

    Noi preferiremmo una parafarmacia ad un altra non solo per il prezzo del bene ma se non mi fa perdere tempo.

    la gestione della coda è importantissima e dunque il Lead Time del servizio. Quanto tempo ci mette la parafarmacia ad evadere l’ordine del cliente?

    Di primo acchito la soluzione era quella di assumere più personale per poter ridurre le code, ma i costi aumentano.

    L’approccio Lean prevede la caccia allo spreco nel processo di evasione ordine. Bisogna pensare un modo affinché il cliente aspetti il meno possibile.

    Se chiamiamo questo processo “evasione ordine”, ebbene bisogna studiare tutto quanto sia possibile per ridurre il tempo di questo processo.

    Anche la tecnologia può e deve aiutare! Ordinare i medicinali per e-mail e trovarli già pronti al mio arrivo sarebbe sicuramente un plus.

    LeanLab Staff.

  • LeanLab Staff Ott 26, 2012, 8:00 pm

    Con il permesso di Dragan vorremmo anche indirizzare il lettore verso 2 nostri video sull’argomento magazzino e processi.

    Processi non adeguati
    https://sites.google.com/site/leanlabsite/video-esempio-i-7-sprechi-processi-non-adeguati

    Scorte
    https://sites.google.com/site/leanlabsite/video-esempio-i-7-sprechi-scorte

    LeanLab Staff

  • Matteo Ott 29, 2012, 7:35 pm

    Grazie a tutti per i consigli!

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