Mentalità per il cambiamento

Nel 1899 il sovrintendente dell’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti, Charles H. Duell, pronuncio una frase che entro nella storia come una delle più grandi papere di sempre:

Tutto ciò che poteva essere inventato è già stato inventato.

Dalla sua prospettiva, nel giorno in cui lo pronuncio, poteva sembrargli così.

Questa mentalità non è per niente strana: basta che andate nel vostro reparto e chiedete alle persone che lavorano per voi “Cosa possiamo cambiare qui?”. Le risposte saranno del tipo:

  • ho sempre fatto così e non si può cambiare niente
  • questo è il metodo migliore e non si tocca
  • siamo già i migliori nel mondo con il nostro prodotto
  • ecc

Tutte variazioni sullo stesso tema, visto nella citazione iniziale… Tutte variazioni della stessa mentalità, del mantenimento a tutti i costi dello status quo.

Ma perché abbiamo paura di cambiare? Probabilmente perché abbiamo paura delle ripercussioni, delle punizioni, nel caso il nostro cambiamento non porti al successo ma ad un fallimento.

E allora cosa possiamo fare per cambiare la mentalità dello status quo? Possiamo premiare (e non punire…) i tentativi… Indifferentemente se portano ad un fallimento o ad un successo. L’unica cosa: ogni tentativo deve essere fatto con un certo scopo, con un’idea che potrebbe portare ad un miglioramento, e non sparato a caso. Deve essere allineato alla strategia dell’organizzazione e al miglioramento dei processi o prodotti, e strutturato in maniera tale da trarre da esso un insegnamento e un aumento dell’know-how dell’organizzazione.

Nella vostra azienda, avete già inventato tutto quello che c’è da inventare? Oppure seguite l’evoluzione naturale della nostra specie e provate ogni giorno qualcosa di diverso?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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