Il mondo alla rovescia: Instagram vs Ducati

Rispondetemi ad una domanda: Come fa una startup, nata un anno fa e che non produce NIENTE, avere circa lo stesso valore di acquisizione come un’azienda con un fortissimo brand, che produce prodotti di altissima qualità da decenni? La risposta logica dovrebbe essere: NON ESISTE!

E invece…

Qualche giorno fa Instagram, una piccola startup che in pratica permette agli utenti di scattare le foto con i smartphone e di condividerle nei social network, e che quindi in pratica ha realizzato nella sua breve esistenza pre-acquisizione solo una carina interfaccia web per permettere agli utenti di registrarsi e condividere, è stata acquistata dalla Facebook per circa 1.000.000.000$. Una follia.

Invece oggi la Ducati, l’altra azienda a confronto oggi, con un famosissimo brand costruito nei decenni, con una storia incredibile e con il cuore lean e enorme valore e know-how alle spalle, è stata acquistata dalla Audi (che fa parte del gruppo VolksWagen) per la cifra di circa 860.000.000€ (circa 1.120.000.000$).

Quindi come cifra di acquisizione ci siamo, possono essere paragonate, hanno lo stesso ordine di grandezza.

Ma solo nella cifra. Tutto il resto non ha senso, almeno per me. Che cosa può offrire una Instagram ai propri clienti? L’unica cosa che ha raggiunto in questi mesi prima dell’acquisizione sono stati circa 20.000.000 di persone che hanno lasciato il loro nome e password presso il loro sito. Non hanno nessuna strategia di monetizzazione, nessun profitto, solo qualche finanziamento di qualche investitore (che adesso si starà godendo una bella vacanza su qualche isola tropicale…).

Si vede che sono del vecchio stampo. Certe strategie e certi mercati non riesco proprio a capirle. Una cifra di quelle proporzioni può andare bene per una Ducati, ma non per Instagram, che finora ha prodotto solo aria e gli 0 e 1 sullo schermo. Non sto dicendo niente ai fondatori di Instagram, anzi, sono gli eroi di chiunque fondi una startup – un tale successone nella vendita non può che essere ammirato. Ce l’ho con la Facebook (un altra azienda che lavora solo con gli 0 e 1 e non produce niente…), che forte dei suoi 800.000.000 di utenti pensa di poter buttar via un miliardo di dollari per acquistare aria, un giochino sul computer.

Poi ci meravigliamo che il mondo occidentale è in crisi. Nessuno che vuole produrre niente, tutti che vogliono vivere di aria, del lavoro altrui. E mandano la produzione dall’altra parte del mondo, in Cina o simili, lontano dagli occhi, sperando di vivere qui da nababbi solo raccogliendo i soldi e sfruttando il prossimo.

Il valore non è nell’aria. Il valore è nel know-how, e sono contento che almeno qualcuno (i tedeschi…) in questo malato mondo occidentale lo capisca. Qui si può e si deve essere competitivi, anche e soprattutto contro i concorrenti cinesi che portano i prodotti da lontano per competere anche sui nostri mercati. Il lean vi può aiutare in questo, se volete abbracciarlo veramente. Se volete capire che il vero know-how è nella conoscenza delle persone, nello sviluppo delle loro qualità di leadership e di problem solving.

Se non impariamo a riconoscere il vero valore e a valorizzarlo come si deve, non usciremo mai da questa crisi nella quale ci troviamo. I soldi non possono essere stampati all’infinito per alimentare il mondo dell’aria…

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

3 comments… add one
  • Stefano Apr 19, 2012, 1:38 pm

    Concordo con te sulla visione del mercato, quando si occupa di aria e non di beni è poco credibile.
    In realtà Instagram, non si riduce al solo software di sviluppo delle foto (che in sè è geniale), ma è l’idea di Zuckemberg trasformata in comunicazione d’immagine.
    A mio avviso il focus dell’acquisizione da parte di Facebook è legato al sistema di condivisione di foto ed alla possibilità di “fare amicizia” con sconosciuti che pubblicano foto.
    Se ci pensi è Facebook che passa dalla parola all’immagine.
    Altra cosa importante è il momento dell’acquisizione, avvenuto solo dopo il debutto di Instagram nel Market Android, prima era solo appannaggio del mondo MAC.
    Tornando ad Instagram, prova a pensare al controsenso dei nostri tempi. Questa applicazione ha avuto successo perchè trasforma foto digitali in formato tipo analogico Polaroid. In un contesto dove si compra il cellulare all’ultimo grido con fotocamera da “n”megapixel per avere foto ad alta definizione.
    Ah dimenticavo sono un utente Android e Instagram…

    • Dragan Bosnjak Apr 19, 2012, 6:24 pm

      Ciao Stefano,

      Non voglio dire che Instagram non ha alcun valore, solo che sicuramente non vale quei 1000 milioni di dollari che ha preso, visto il valore che crea. Anch’io lo uso ogni tanto, ma è un giochino… Lo pagherei al massimo un 5 milioni, non 1000… Ducati invece produce vero valore tangibile ed ha un know-how incredibile. E per ricevere lo stesso valore di mercato come Instagram mi sembra veramente un assurdo…

      Grazie per il commento.

  • umberto fossali Apr 19, 2012, 2:23 pm

    Hai proprio ragione Dragan, forse ha preso il jolly con Facebook e crede di essere onnipotente…. è uno scandalo per chi non ha lavoro, chi si suicida e tutti gli imprenditori che chiudono http://www.facebook.com/FocusEconomia

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