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Perché creatività?

L’altro giorno ho ricevuto da Matthew E. May l’invito di scaricare un breve e-book gratuito intitolato Why Creativity? dove alcuni dei personaggi più creativi al mondo oggi danno una loro risposta a questa semplice domanda.

La risposta che più mi è piaciuta e mi ha colpito in profondità fino al desiderio di condividerla con tutti voi è di Julien Smith, che descrive la creatività in questo modo:

Creatività è il momento dove si innalzano le emozioni e causano la realizzazione che abbiamo una natura più alta. E’ il momento in cui realizziamo che esiste una esperienza collettiva oltre a quella moderna, istituzionalizzata, imprigionata.

E tutti noi viviamo queste esperienze, sì. Tutti sappiamo quando accadono, ma sappiamo come ricrearle? Gran parte di noi no.

Le esperienze ci vengono presentate già digerite. Ci viene detto cosa dobbiamo sentire e non le obiettiamo in quanto la nostra esperienza con queste emozioni non è abbastanza sofisticata per sapere quando essa è veramente nostra.

La creatività è necessaria per capire noi stessi e per vedere quale è il nostro vero “io” contro quello che vi è sempre detto che siete. Si tratta della scoperta di cosa è simpatico contro cosa vale davvero, cosa ha prestigio contro quello che è basso ma potentissimo.

Forse sarete solo voi, quietamente, in silenzio, a costruire un’esperienza per solo un’altra persona. Forse nessuno saprà mai quello che avete fatto. Dovete affrontarlo ed essere confortevoli con questo. Altrimenti, vuol dire che state cercando celebrità e non creatività, qualcosa che non ha alcun valore una volta che ci arrivate.

Creatività è ciò che accade quando siete da soli ed avete un’illuminazione. E’ ciò che sentite quando sapete, improvvisamente, cosa dovete fare, cosa non potete per nessun motivo rimandare. Succederà senza alcun preavviso e vi sorprenderà, ma solo nel caso la state cercando. Altrimenti, potrebbe anche non accadere mai, e quindi non vi renderà per niente più saggi di prima. E per voi questo sarà altrettanto bene…

Trovo queste parole molto in accordo con quello che nel lean chiamiamo “maestria” e autosviluppo (come spiegato negli articoli sul shu ha ri). Cercare maestria vuol dire cercare l’illuminazione, cercare il proprio koan (se conoscete lo zen) e improvvisamente arrivare ad esso quando meno ve l’aspettate.

Se aspettate che essa arrivi da sola, non avverrà mai. Dovete lavorare, migliorare continuamente e più in profondità le vostre conoscenze e competenze in una determinata area, e poi la lampadina, in un istante, si accenderà. Scopriremo qualcosa di nuovo, che prima non pensavamo neanche possibile. Questa cosa è una somma della nostra conoscenza dell’ambito in cui operiamo e che approfondiamo tutti i giorni. Non deve essere riconosciuta a livello mondiale, basta che la riconoscete voi. E vi sentirete bene, almeno per un istante. Saprete di aver imparato qualcosa che non sapevate prima. Vi avvicinerete di un passo alla vostra personale maestria.

Questo è il perché vero della creatività…

Potete scaricare il libro completo con tutti gli interventi seguendo il link dato da Matthew nel suo articolo

Voi invece cosa pensate: Cosa è e Perché della creatività?

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