Cosa preferite: eventi o continuità?

Oggi vorrei farvi una domanda riguardo al miglioramento nella vostra azienda: preferite migliorare tramite gli eventi kaizen, quelli famosi che durano una settimana e dove si risolve un determinato problema, oppure tramite un miglioramento continuo giornaliero, ossia quello del tipo 2 secondi al giorno?

Voi lo saprete già che io sono un grande proponente della seconda opzione, ossia di piccoli miglioramenti sull’attuale, tutti i giorni, da parte di tutte le persone.

Ma molti consulenti propongono l’altro metodo come quello di default. Ossia eventi kaizen, dove si insegnano i principi del lean nella soluzione di un singolo problema in una sola area di lavoro, con il coinvolgimento di poche persone che in questo processo partecipano e migliorano effettivamente quell’area di lavoro, ma lasciando isolato tutto il resto dell’azienda riguardo al miglioramento effettuato. E si fanno pagare per singoli eventi il fior fiore di quattrini. Senza un vero miglioramento, almeno dal mio punto di vista, sulla “bottom line” dell’azienda dove effettuano l’evento. L’unico vantaggio è quello di introdurre il lean thinking e le sue possibilità a poche persone, che poi dovrebbero andare avanti a portare la trasformazione con i stessi principi. Ma io vedo questo modo di ragionare abbastanza limitativo in quanto queste persone, una volta finito l’evento, tornano alle loro mansioni normali e si dimenticano di quello che hanno fatto oppure non hanno il necessario supporto per portare avanti la trasformazione nell’organizzazione. E poi si dice che il lean non funziona e che le iniziative lean non vanno bene. Per forza non vanno bene…

Con il metodo di 2 secondi al giorno, si insegna a tutte le persone di prendersi la responsabilità del loro lavoro, del miglioramento dello stesso, e si va a valutare il miglioramento complessivo a fine periodo di esame. In questo modo lean va in profondità dell’azienda e non graffia solo superficialmente un ristretto gruppo di persone. Una volta instaurata questa cultura nell’azienda, allora si arriva ad un momento in cui è difficile andare a migliorare ancora di più l’esistente, in quanto moltissime cose piccolissime che fanno perdere tempo sono state eliminate. Ma le persone hanno già acquisito l’abitudine di gestire quotidianamente il miglioramento e sono pronte per dare dei suggerimenti validi per migliorare seriamente i processi, ossia per fare un kaikaku che potrebbe anche essere realizzato tramite un evento kaizen di una settimana, guidato da un sensei esterno. Ma il prerequisito secondo me, come detto, è che tutte le persone nell’azienda sono già pratiche del miglioramento quotidiano e sanno cosa vuol dire cambiare un processo in maniera importante.

Voi cosa ne pensate: evento kaizen o un miglioramento piccolo al giorno da parte di tutti (ossia cultura di miglioramento)?

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

1 comment… add one
  • Gabriele Tommasi Dic 17, 2011, 4:53 pm

    Sono anch’io dell’opinione che il miglioramento dev’essere un’abitudine ed una tendenza continua, evitando di sedersi sugli allori o sulla situazione attuale semplice perché va bene fino ad ora.
    Tuttavia si presentano problemi contro i quali bisogna fermarsi, fare gruppo e, senza paura di sbagliare, cercare la soluzione integrando risorse con competenze differenti, meglio se coordinate da chi osserva il processo tutti i giorni.

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