Sviluppo del lavoro standard passo passo #3

Questo è il terzo articolo della serie. Potete leggere i primi due articoli e partecipare lasciando il vostro commento agli articoli #1 e #2. Ripeto le regole:

I passi saranno molto brevi e la mia idea è che voi, dopo aver letto il passo descritto, andate e fate il vostro compitino quotidiano. Come in un gioco. Infatti, voglio renderlo divertente e coinvolgente, come un vero gioco. E con un premio finale per un vincitore… Così creiamo una soluzione win-win per tutti, giusto? Completata la fase, andate a fare il commento all’articolo. E così avanti per tutti gli articoli della serie, che saranno pubblicati nei prossimi giorni (magari non subito domani, quindi continuate a seguire il blog: vi dirò io quando l’articolo è quello ultimo della serie… – prometto che non ce ne saranno 200… ;) ).

Se farete commento a ogni articolo della serie dicendo di aver completato l’attività semplice richiesta, diventerete eleggibili per il premio finale: una copia gratuita del mio ultimo libro, Progettare Costi & Valore, dal valore commerciale di 15€. Il vincitore sarà estratto tramite un estrazione casuale (random) tra tutti quelli che avranno completato tutte le fasi, e il suo nome sarà pubblicato qui sul blog (se lo desidera, per motivi di privacy…). L’unica cosa che vi chiederò alla fine è di dimostrarmi che avete veramente fatto tutti i passi, magari tramite una email dove descriverete come e cosa avete fatto e che vantaggi avete scoperto.

E anche questo terzo passo è, come tutti gli altri, molto semplice da realizzare e non vi porterà via ore di tempo.

La scorsa volta avete definito i macroprocessi. Adesso per ciascuno di questi macroprocessi che avete definito dovete definire gli input ed output, ossia cosa è che fa scattare l’inizio del macroprocesso e cosa è che ci dice che esso è finito. Ad esempio, l’arrivo dell’ordine del cliente può essere ciò che fa partire il macroprocesso della gestione degli ordini clienti, mentre emissione della scheda di produzione completa di tutte le parti può essere la condizione di uscita da questo macroprocesso.

Da tenere presenti due osservazioni in questo passo:

  1. le condizioni di uscita da una fase (tranne l’ultima) dovrebbero corrispondere alle condizioni in ingresso della fase successiva
  2. la differenza tra le condizioni di uscita e entrata dovrebbero rappresentare il valore aggiunto nel processo…

Di nuovo molto semplice. Adesso andate a farlo e scrivete il commento sotto una volta terminata la fase.

E ci sentiamo per il prossimo passo tra qualche giorno. Buon lavoro e buon gioco.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

4 comments… add one
  • Gabriele Tommasi Nov 19, 2011, 5:54 pm

    fatto, per email il dettaglio

    • Dragan Bosnjak Nov 19, 2011, 6:47 pm

      Benissimo, grazie!
      L’osservazione: output di un macroprocesso è input di quello successivo? Dove ti sei perso?

  • Gabriele Tommasi Nov 20, 2011, 8:12 am

    Il fatto è che alcuni macroprocessi sono paralleli, non necessariamente in serie; inoltre ho trascurato il trattamento dei prodotti non conformi per semplificare.
    Forse si possono tenere solo i macroprocessi in serie e mettere quelli paralleli come processi secondari?
    Grazie

    • Dragan Bosnjak Nov 21, 2011, 8:59 pm

      Puoi anche tenerli dentro, ma devono comunque avere un chiaro collegamento con il processo principale e dovrebbero essere gestiti separatamente, come dei fornitori del processo principale.

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