Strumenti o giocattoli?

Ultimamente nel campo social c’è una vera e propria guerra tra Facebook e Google+, nuovo prodotto della Google che, finalmente, è in grado di tenere il confronto con il social più famoso.

Secondo me si tratta di due prodotti complementari, che non si sovrappongono molto. Sono indirizzati alla clientela differente: il Facebook per chi non ha niente da fare e vuole passare qualche ora a chattare con amici, giocare a FarmVille o simili e cavolate varie simili. Google+ invece è indirizzato alla clientela più seria, di chi vuole migliorare la propria produttività nel lavoro e cerca strumenti integrati che possono permettergli di comunicare in maniera efficace e con i strumenti efficienti con i propri colleghi e collaboratori, soprattutto per lavoro.

Ecco il motivo perché il FB non lo considero e non l’ho mai considerato seriamente – è solo una piattaforma per giocare e per lo svago, magari per tenere qualche contatto con i famigliari che non vedi e poi basta.

Invece G+ mi è subito piaciuta proprio perché poteva offrire valore anche per la mia attività professionale. G+, soprattutto nell’ultimo aggiornamento, integra alcuni servizi che per il lavoro sono indispensabili, quali condivisione delle note, documenti, posta elettronica, idee. E puoi scegliere il livello di privacy e condivisione per qualsiasi cosa che fai.

FB invece, nell’ultimo aggiornamento, ha introdotto delle feature come la linea temporale, che non solo non danno ad un utente professionale alcuna utilità, ma addirittura vanno a sbirciare ancora di più nella tua privacy. No, decisamente non mi piace.

Il G+ di fornisce strumenti per lavorare nell’economia informativa odierna, FB invece ti fornisce i giocattoli per divertirsi e perdere tempo. Quindi sono due prodotti complementari ma che non si sovrappongono – servono mercati e utenze diametralmente opposte.

Anche G+ secondo me ha inserito alcune cose che non servono per un utenza professionale, quindi che fanno perdere tempo, come i giochi, ma li tiene in una bacheca separata e sono sicuramente giochi un pò più intelligenti rispetto a FarmVille dove la gente ti manda le email per ricordarti di dare da mangiare alla loro mucca viola virtuale. E dove devi anche pagare in soldi veri per mettere la benzina virtuale nell’aratro virtuale. Potrebbe esserci qualcosa di più scemo di così? Eppure la gente paga e spende – la Zynga che fa questi giochi imbecilli è addirittura quotata in borsa. Immagino che scoppiano dal ridere ad ogni dollaro reale che gli arrivi da persone reali per le loro trovate virtuali. G+ invece ti mette sudoku, o flood-it, dove comunque un pò di cervello lo devi usare e tenerlo impegnato. Secondo me l’hanno fatto solo per attirare e rubare un pò di clienti da FB ma che comunque non era il loro obiettivo reale.

Invece hangout è uno strumento reale per collaborare e condividere, i circoli permettono di definire e gestire i gruppi o individui con cui condividere in maniera del tutto trasparente dal punto di vista della privacy, poi il messenger permette di comunicare velocemente come tutti gli instant messenger esistenti. Più orientato alla clientela più seria, insomma.

Valore lo danno entrambi ai loro assidui clienti, sta a noi decidere che valore vogliamo avere da un servizio. Io ho scelto, è G+. Trovatemi qui e collegatevi con me, in futuro potremo avere la possibilità di condividere molto di più su questa piattaforma…

E adesso vado a fare una partita di sudoku, sto finendo di scrivere questo articolo e sono le 23 di sera… 😉

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

2 comments… add one
  • dario Set 29, 2011, 5:18 pm

    Sono uno degli imbecilli iscritti a FB.
    Non lo uso per chattare, se non per comunicare con mio figlio che studia lontano, con una famiglia in Argentina e con qualche amico che si occupa di qualità.
    Non gioco né a farmville né ad un altro passatempo di zynga.
    Ci trovo anche delle buone potenzialità.
    Come tutti gli strumenti, se lo conosci, se ne analizzi pregi e difetti, puoi usarlo bene o male.
    Bello FB, bello G+, bello twitter, bello …
    Sono strumenti diversi.

    • Dragan Bosnjak Set 29, 2011, 5:53 pm

      Anch’io sono iscritto a FB, e appartengo alla stessa categoria. Ma non sono gli iscritti ad appartenere a quella categoria, ma coloro che spendono soldi veri per la benzina virtuale del loro trattore virtuale, oppure quelli che spendono soldi veri per dare da mangiare alla loro mucca virtuale.
      Questo per me è la prova di imbecillità inconfuttabile…
      Anch’io uso fb per parlare e chattare con i familiari ed è uno strumento utilissimo per quel scopo, ma non per una attività professionale secondo me.

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