SISTRI: un altra bufala all’italiana…

Beh, di nuovo un bel modo per dimostrare l’incapacità di gestire progetti da parte della nostra PA…

Già l’anno scorso doveva entrare in vigore il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, SISTRI, fortemente voluto dalla Ministro Prestigiacomo, che doveva rappresentare un caso isolato dove Italia anticipa le normative europee applicando le direttive prima di tutti gli altri paesi. Un sistema tecnologico avanzatissimo che doveva permettere alle autorità di seguire tutte le spedizioni dei rifiuti sul territorio e di tenere sotto controllo tutti gli abusivi. Sarebbe stato un notevolissimo passo in avanti per il sistema paese, in quanto il traffico illegale dei rifiuti è una delle fonti principali del mercato nero della mafia.

Tutti i paesi europei guardavano l’applicazione in Italia con curiosità e interesse. La consegna delle chiavette USB per la registrazione, la consegna dei black box per i trasportatori: tutte le fasi che sono state portate avanti da parte delle Camere di Commercio, le aziende hanno pagato piccoli importi per averle (senza non si poteva più gestire i rifiuti, teoricamente…). Anche lì qualche problemino (tipo codici PIN illeggibili in quanto le stampanti ad aghi sono ancora in ampio utilizzo negli uffici amministrativi…), ma tutto sommato tutto è andato abbastanza liscio.

Poi è arrivata l’ora di inizio di gestione e sono arrivati anche i primi ritardi e posticipi. Fino a l’altro giorno, quando abbiamo dato l’addio definitivo a questo sistema… La Ministro Prestigiacomo l’ha definito “un clamoroso autogol”.

Non ci sono commenti, è come tutte le altre cose che succedono in Italia…

Quando non si studiano i processi per applicare qualcosa ma si buttano in mano a qualcuno che non ha neanche tanta voglia di mandarli avanti, allora non possiamo che aspettarci un risultato diverso da un flop. Poi se si investono milioni di euro dei contribuenti in tecnologie mai provate prima, cosa potevamo aspettarci, che tutto funzioni perfettamente al primo colpo (ndr. niente in questo mondo funziona perfettamente al primo colpo…)? Senza mai provare il sistema in maniera seria e su scala significativa (quel piccolo gruppo di aziende che l’ha provato in pieno non poteva essere considerato come un campione significativo…)? Probabilmente l’abrogazione arriva anche per i problemi di costi, in quanto rintracciare TUTTI i rifiuti di TUTTE le aziende italiane IN TEMPO REALE non deve costare proprio poco in termini di utilizzo della banda e carico dei server…

Ma non sono solo questi i problemi. Il sistema era pensato bene a tavolino, ma poi quando hanno iniziato a spiegarlo alle aziende sono emersi vari problemi e situazioni non previste dallo schema iniziale. Altri soldi per fare aggiustamenti e correggere gli errori. Ma ognuno comunque aveva da dire qualcosa e le correzioni andavano avanti, in quanto il Decreto Legge ha tante interpretazioni e inglobarlo efficacemente nel software non era plausibile. Quindi, prima di fare un software per gestire i rifiuti e investire moltissime risorse per questo, il lean thinking suggerirebbe di studiare il sistema manualmente, provarlo a fondo, trovare tutte le eccezioni, assicurarsi che tutti sappiano e capiscono come e cosa fare, e appena dopo costruire il software che rispecchi il metodo migliore attualmente conosciuto, quando il sistema manuale diventa stabile.

Ma in Italia comunque, come già sottolineato sopra, ci sono interessi molto al di sopra di quelli dello stato e delle aziende, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. In sostanza, il tutto è praticamente ingestibile…

Un giorno probabilmente una cosa del genere dovrà essere fatta. Non ancora però. Non fino a che qualcuno da fuori arrivi e imponga all’Italia di regolarizzarsi alle direttive europee… Anche se si poteva essere pionieri se il progetto veniva gestito con serietà e responsabilità dall’inizio…

Un altra figuraccia che abbiamo fatto. Niente di grave, oramai in UE sono abituati…

 

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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