Sacchetti biodegradabili, la rivincita

Sicuramente vi ricorderete dell’articolo che ho scritto sui sacchetti biodegradabili qualche tempo fa.

Pensavo che era troppo tardi per i sacchetti, ma come al solito mi sbagliavo. Una soluzione è stata trovata da parte di chi produce i sacchetti, almeno presso il fornitore di una catena di supermercati che spesso frequento, ma che qui non vado a nominare, ma ve ne sarete accorti anche voi probabilmente in quanto si tratta di una delle catene più grandi in Italia.

Allora, la legge parla chiaro: i sacchetti devono essere usati per il riciclo dei prodotti.

E questa catena di supermercati ha adottato una strategia diversa dagli altri: in pratica vendono sempre i sacchetti “ecologici” e “riciclabili” come tutti gli altri, solo che questi non si rompono. Ma come è possibile, direte?

E’ possibile in quanto loro fanno i sacchetti di plastica. Praticamente gli stessi di prima. Sì, è vero, li hanno colorati in modo tale che assomiglino a quelli altri che si rompono, ma la sostanza è la stessa.

E ho chiesto alla cassiera: “Ma come mai di nuovo avete i sacchetti di plastica?”

E la risposta è stata: “Ma siamo sempre a posto, noi vi diamo questi sacchetti e voi in essi potete riciclare i prodotti di plastica…”

Una soluzione creativa ad un problema che iniziava ad essere pesante, direi. Bravi.

Penso che molti adesso adotteranno una soluzione simile e la legge sarà rispettata da tutti, come al solito: fatta una legge, trovata una contromisura per rispettarla per vie traverse e siamo tutti da capo.

Il sistema Italia… 😉

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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