Google+, forse ci siamo…

Come al solito, quando arrivano le nuove social all’inizio piaciono, poi con il tempo ci si stuffa, perche’ c’e’ sempre qualcosa che non ci andava, qualcosa che ci disturba, che non ci piace, che manca e non viene mai sistemato.

Ad esempio il Facebook non mi e’ mai piaciuto perche’ non si riusciva a tenere separata la vita privata da quella professionale, nonostante l’avvento delle pagine – troppo casino… Opzioni poco chiare, difficili da trovare. Non mi piaceva e non mi piace neanche adesso. Andra’ bene per le persone alle quali piace giocare con Farmville o similari, ma io non sono il tipo…

Poi c’e’ Twitter, in mia opinione molto piu’ utile, con cui possono essere condivise le informazioni in tempo reale, brevi, concise. Ottimo da questo punto di vista, molto limitante riguardo la dimensione del messaggio che si vuole diffondere (140 caratteri). E anche qui per separare la vita privata da quella professionale e per seguire solo determinate persone, dovevi crearti le tue liste e sperare di trovare qualche info utile quando le apri. Altrimenti lo stream totale e’ assolutamente ingestibile – arrivano tweet da tutto il mondo ogni secondo con notizie di tutto e di piu’.

Google in passato ha provato a fare qualche sperimento social, quali Wave e Buzz, entrambi dimostratisi poco pratici dal punto di vista del utente: il primo doveva prima essere capito da un geek di professione, poi spiegato alle masse per poi, eventualmente, poter usarlo… Il secondo e’ stato imposto a tutti gli utenti di gmail, ma la condivisione e collegamento erano troppo, come dire, non spontanei…

E Google si era fermata li, sui suoi insuccessi, e non poteva permettersene un’altro. Allora cosa hanno fatto? Hanno studiato la loro concorrenza, hanno messo le features di uno e dell’altro social piu’ famosi in una tabella e si saranno chiesti: cosa e’ che funziona e non funziona nelle reti dei nostri diretti concorrenti. E sono arrivati a lanciare un prodotto ibrido tra facebook e twitter, ma che riprende forse il meglio di entrambi, con una bellissima semplicita’ di utilizzo, che non richiede alcuna conoscenza extraterrestre di informatica per poterli utilizzare.

Il risultato e’ Google+. Caratteristica principale e’ la gestione semplicissima dei circoli, dove puoi organizzare i tuoi contatti in base alla rilevanza (famiglia, amici, professionale, hobby, o qualsiasi altro interesse). La condivisione viene fatta sia singolarmente (funziona piu’ o meno come email), che all’interno del circolo, o anche con tutti i circoli o con il mondo intero: si ha un controllo completo in maniera molto semplice e intuitiva. La questione di privacy e condivisione dei dati e’ risolta proprio da questo modo in cui il social e’ impostato – sei sempre tu a scegliere con chi condividere…

Un altra cosa che mancava a precedenti prodotti Google erano le notifiche, che hanno fatto la fortuna della Facebook, in quanto gli utenti ricevevano una email (se non erano gia’ su FB) per qualsiasi cavolata ti veniva cambiata sul tuo profilo, o qualsiasi like delle persone. Troppa roba, ma comunque pensata bene, in modo che gli utenti tornavano a vedere cosa era successo e del perche’ della notifica.

Google finalmente l’ha capito e ha costruito questo prodotto proprio per favorire le notifiche e il ritorno degli utenti. Anche se siamo ancora in versione Beta e non aperta a tutti, questo aspetto funziona a meraviglia.

Ci sono poi il hangout che e’ meraviglioso, probabilmente la migliore chat di gruppo esistente (per la chat one-to-one c’e’ sempre la google chat che funziona benissimo…), gli sparks dovranno ancora essere presi in mano in quanto non si capisce ancora che utilita’ potranno avere (magari importando i feed RSS da Google Reader…), foto sono gia’ ottime cosi in quanto e’ stato importato lo stream da Picassa con tutte le foto che avevamo li (poi per renderle visibili dobbiamo decidere di condividerle con i circoli che crediamo…). Anche per il mobile ci sono gia’ le app pronte e funzionanti, magari con qualche mancanza, ma in questa fase non possiamo pretendere troppo…

Tutto sommato, un social che, secondo me, potrebbe farcela a dare MOLTO fastidio ai due dominanti che finora si condividevano il mercato quasi monopolizzandolo. Una bella entrata che non fara’ altro che rendere ancora piu’ divertente e bello il panorama… E io, siccome il FB non l’ho mai digerito, sposto la mia attenzione su G+, in quanto vedo molto piu’ valore dal mio punto di vista. Se avete gia’ l’account e volete mettervi in contatto con me, basta aggiungermi ai vostri circoli: mio profilo e’ +Dragan Bosnjak. Spero di trovarvi li e che potremo iniziare una bella condivisione.

Perche’ questo articolo qui, sul blog che parla di lean thinking?

Perche’ quando qualcuno studia una soluzione in grado di questionare l’attuale status quo del mercato, per me si tratta di una soluzione lean, soprattutto quando e’ pensata proprio bene e con l’utente in mente e i suoi bisogni e il valore che desidera.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

1 comment… add one
  • Mauro A. Del Pup Lug 27, 2011, 4:22 pm

    Dragan, condivido quanto scrivi su FB che anch’io utilizzo, ma con una certa riluttanza proprio per gli aspetti di privacy. Poi per noi che scriviamo in un blog, FB non rappresenta l’unico strumento di presenza in rete, anzi. Tra l’altro molti che usano FB non conoscono neppure gli altri strumenti della rete come Twitter o altri.
    G+ mi pare accattivante e confidiamo che l’approccio al miglioramento lo porti ad essere sempre… “migliore“!

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