Tornare al passo 1, ma stare attenti all’inerzia

Oggi si conclude la serie di articoli come tributo al grande Eli Goldratt, inventore della teoria dei vincoli, scomparso sabato scorso. Chiaramente, la teoria dei vincoli tornerà ancora di attualità, in quanto un argomento inevitabile in un qualsiasi blog che parla dell’organizzazione e miglioramento.

Oggi vediamo l’ultimo passo per gestire un vincolo, dopo l’identificazione, la riduzione, il subordinamento e l’elevazione.

Questo passo non dice niente di nuovo rispetto a quello che abbiamo visto nei passi precedenti… Dice soltanto di tornare al passo 1, identificazione del vincolo, e ripartire con il ciclo, questa volta con il vincolo successivo che ostacola la nostra produttività.

L’avvertimento riguardante l’inerzia ci ricorda che non dobbiamo mai accontentarci – il ciclo non finisce mai. Dobbiamo sempre cercare per i nuovi vincoli, e continuare a risolverli. E non dobbiamo mai scordarci che, a causa della interconnessione e dipendenza tra le attività in un processo, ogni cambiamento che facciamo nel nostro sistema ha effetti sui vincoli che abbiamo già risolto. Potrebbe anche succedere che queste soluzioni devono essere aggiornate…

I cinque passi hanno una correlazione diretta con le quattro domande del management riguardanti il cambiamento: Cosa è lo standard, Cosa cambiare, In cosa cambiarlo, Come provocare il cambiamento.

Per determinare cosa cambiare, dobbiamo cercare il vincolo.

Per determinare in cosa cambiare, dobbiamo decidere come ridurre il vincolo e subordinare il resto del sistema a quella decisione.

E se tutto questo non completa il lavoro, dobbiamo elevare il vincolo.

I due passi, subordinamento e elevazione, rispondono anche alla domanda “Come provocare il cambiamento”.

Ma come possiamo convertire questi passi astratti in azioni concrete che possiamo fare? E come sappiamo quando abbiamo ottenuto un impatto positivo sul sistema? Ossia, come misuriamo gli effetti delle decisioni locali sul sistema nel suo complesso?

Goldratt per questa domanda ha costruito una relazione semplice per determinare l’effetto che una qualsiasi azione locale ha sul progresso verso l’obiettivo globale del sistema. Ogni azione viene valutata per i suoi effetti sulle tre dimensioni a livello del sistema: il throughput (ossia la produttività), l’inventario e la spesa operativa.

Il throughput in pratica rappresenta la velocità con cui il sistema genera denaro attraverso le vendite. Assomiglia come concetto a quello che Taiichi Ohno diceva dell’efficienza nel lean: Ridurre sempre di più il tempo da quando riceviamo un ordine e quando lo consegniamo al cliente…

Inventario è rappresentato da tutto il denaro che il sistema investe nelle cose che intende vendere, ossia tutto il denaro legato all’interno del sistema.

Spessa operativa è rappresentata da tutto il denaro che il sistema spende per trasformare l’inventario in throughput. In pratica, il denaro che esce dal sistema.

E queste tre dimensioni sono collegate tra di loro – il cambiamento in una automaticamente risulterà nel cambiamento in una o in entrambe delle altre due: se si aumenta il throughput incrementando le vendite, automaticamente crescono inventari e spese operative, in quanto ci vuole più inventario fisico per supportare incremento di vendite.

Quindi, l’obiettivo globale di un qualsiasi manager per migliorare il sistema nel suo complesso dovrebbe essere di aumentare il throughput diminuendo l’inventario e la spesa operativa. E questo è la chiave per correlare le decisioni locali alle prestazioni del sistema nel suo complesso: per ogni azione che fate, dovete chiedervi le tre domande:

  • Il throughput aumenta? Come?
  • L’inventario diminuisce? Come?
  • La spesa operativa diminuisce? Come?

Se la risposta ad una qualsiasi delle domande è sì, procedere con l’azione e con la decisione (affinché non danneggi le altre due dimensioni…), fiduciosi che il sistema complessivo ne beneficerà. Se invece non siete sicuri, forse sarebbe il caso di riconsiderare la vostra decisione. Ma il modo più veloce e affidabile è quello di valutare che, se il throughput non aumenta, state probabilmente sprecando il vostro tempo e le vostre risorse…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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