Subordinare tutto il resto al vincolo

Il successivo passo per gestire un vincolo, dopo l’identificazione e la riduzione, è quello di subordinare tutto il resto al vincolo.

Cosa vuol dire questa frase?

Vuol dire che bisogna aggiustare l’intero sistema all’impostazione che permette al vincolo di funzionare con la massima efficacia. Ciò potrebbe significare il rallentamento di alcune parti del sistema, mentre l’accelerazione di altre.

Inevitabilmente, ciò significa sacrificare le efficienze individuali delle operazioni che non sono il vincolo. Comunque, bisogna stare attenti per assicurare che il rallentamento deliberato di un non-vincolo non lo faccia trasformare nel vincolo del sistema…

Una volta subordinati i non vincoli, dobbiamo valutare i risultati delle nostre azioni: Il vincolo sta ancora limitando le prestazioni del sistema?

Se no, abbiamo eliminato questo particolare vincolo, e passiamo al passo 5, ossia cominciamo ad esplorare il sistema per scoprire di nuovo il vincolo che lo sta costringendo.

Se sì, abbiamo sempre lo stesso vincolo, e continuiamo con la fase 4 – elevare il vincolo.

Nell’esempio di Herbie che abbiamo visto nell’articolo di ieri, il vincolo è rimasto sempre Herbie, ma le sue prestazioni, con lo scarico del suo zaino, sono notevolmente migliorate.

Domani vedremo come funziona l’elevazione del vincolo, la quarta fase della gestione di un collo di bottiglia.

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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