Identificare il vincolo del sistema: Herbie

Alla base della Teoria dei Vincoli (Theory of Constraints) di Eliyahu M. Goldratt ci sono i 5 passi per gestire il vincolo del sistema:

  1. identificare il vincolo del sistema
  2. decidere come eliminare il vincolo
  3. subordinare tutto il resto
  4. elevare il vincolo
  5. tornare al passo 1, ma fare attenzione all’inerzia

Nei prossimi giorni andrò a ripercorrere questi passi tramite l’esempio riportato dallo stesso Goldratt nel libro The Goal, con la colonna dei boyscout che doveva attraversare i 10 miglia per raggiungere il loro campeggio.

Il primo passo è: Identificare il vincolo del sistema. In questo caso bisogna rispondere alla seguente domanda: Quale parte del sistema costituisce l’anello più debole? Si tratta di un vincolo fisico oppure di una regola procedurale?

Riporto qui sotto il passaggio dal libro che identifica l’identificazione del vincolo:

Herbie, tranne se si impegnasse al massimo, è il più lento del gruppo. Ciò non significa niente, è un bravo ragazzo, molto coscienzioso, ma comunque il più lento di tutti gli altri (Qualcuno deve esserlo, giusto?). Così che quando Herbie cammina al suo ritmo “ottimale”, quello che è migliore per lui, si muoverà lo stesso più lentamente di chiunque si trovasse dietro di lui. Al momento, dietro di lui ci sono solo io, e lui limita solo il mio avanzamento. Infatti, gli altri ragazzi sono andati avanti e si sono disposti in ordine (deliberatamente o accidentalmente) che gli permette di camminare senza alcun ostacolo davanti. Nessuno è rallentato da qualcun altro. L’ordine in cui si sono disposti è tale che il ragazzo più veloce è davanti a tutti, e quello più lento in fondo. In effetti, ognuno di loro, come Herbie, ha trovato un ritmo ottimale per se stesso.

Ma cosa succede: la lunghezza della linea sta aumentando sempre più velocemente. Le distanze tra i ragazzi stanno aumentando. Più ci si avvicina alla testa del gruppo, più grandi le distanze, e più velocemente si espandono.

Potete osservarla anche in questo modo: Herbie sta avanzando alla sua massima velocità, che è più bassa della mia velocità potenziale. Ma a causa della mia dipendenza, la mia velocità massima è data dal ritmo che riesce a sostenere Herbie. La mia velocità è il throughput (quantità prodotta). E il ritmo di Herbie determina il mio. Perciò Herbie determina il throughput massimo.

E pertanto Herbie determina la velocità dell’intero gruppo. Infatti, chiunque si muova più lentamente del gruppo determinerà il ritmo complessivo del gruppo. E questa persona non necessariamente è sempre Herbie. Può essere chiunque, e può anche variare da un momento all’altro. Dipende da chi si muove più lentamente in un particolare istante.

Che cosa devo fare? Hey, dite al ragazzo in testa di fermarsi esattamente dove è! Tutti rimangano in linea finché non li raggiungiamo, senza perdere il vostro posto nella fila.

15 minuti dopo, tutti sono fermi in una linea compattata. OK, adesso tutti si prendano per la mano, nello stesso ordine in cui siete messi. Poi prendo Herbie e lo porto in testa, invertendo esattamente l’ordine di prima.

Adesso ascoltatemi: Resterete in questo esatto ordine finché non raggiungiamo la destinazione. Capito? Nessuno sorpassa nessuno! Tutti devono solo tenere il ritmo di chi gli sta davanti. Herbie guida il gruppo.

Ma lui è il più lento!

L’idea di questa gita non è di chi ci arriverà più velocemente, ma di arrivarci tutti insieme. Noi siamo una squadra, e la squadra non arriva al campeggio finché anche il più lento non vi è arrivato.

Quindi ripartiamo. E funziona! Tutti stanno insieme, dietro a Herbie. Le distanze non si aprono. Nessuno si stanca. Che differenza!

Cosa ci insegna questo racconto? Chi (o cosa…) è Herbie nella vostra azienda?

Domani vedremo come fa il gruppo ad eliminare (o migliorare…) il vincolo Herbie… 😉

Stay tuned!

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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