Encob Blog

Qualche problema nelle poste?

Non so quanto si legge bene il testo sull’immagine di sopra (l’ho presa con iPhone da 20m di distanza, quindi tra il tremolio delle mani e la distanza, è venuta fuori abbastanza sfuocata…) ma vi leggo io cosa ci è riportato:

Numero   Sportello

A347        07

U148        18

U147        18

U147        18

Ci trovate qualcosa di strano per caso? Se no, potete pure tornare per l’articolo di domani… Ma se, come suppongo, tutti abbiano notato una piccola incongruenza nella numerazione, allora restate qui e leggete il resto.

A cosa serve quel meccanismo che viene utilizzato nella posta? Serve per dare un ordine alle code e ai clienti e generalmente funziona abbastanza bene: uno sa esattamente quando è il suo turno e si prepara per sbrigare le proprie pratiche.

Io avevo il numero U150. E quando è arrivato il U147 stavo iniziando a prepararmi pian pianino per il mio turno. Poi, qualche minuto dopo, è uscito un altro U147. Poi, ancora qualche minuto più tardi, finalmente il U148… Dove è andata a finire l’unicità del numero? Boh…

Come è possibile che lo stesso numero esca due volte? Altrettanto boh… Un meccanismo poka yoke no, eh?

Si vede che il sistema lo permette. Il processo utilizzato alle poste probabilmente contempla la possibilità che ci siano numeri uguali e si vede che nessuno ha mai contestato questo fatto ne si è lamentato. Neanche gli operatori delle poste che dovrebbero vedere queste situazioni ogni giorno.

Può darsi che si sia trattato solo di qualche errore informatico (qualche minuto dopo è uscito un altro doppione…) ma non credo. Penso che si tratta di una situazione “normale” almeno in quel ufficio postale. L’errore del computer viene preso come una cosa che succede e nessuno si prende la briga ne la responsabilità di andare a vederci a fondo. Anche se le Poste Italiane, teoricamente, dovrebbero essere nel mezzo di una pluriennale trasformazione lean, come vi ho già raccontato in passato. Pagando carissimo i consulenti per ottenere risultati mediocri.

Tutto questo per dirvi: un consulente mai potrà cambiare l’immobilità della cultura di una organizzazione, che è abituata a vivere nello status quo e non la puoi spostare di un niente qualsiasi sia la tecnologia avanzata che tenti di introdurre. Il consulente non deve creare una procedura e sparire, non serve a niente. Il lavoro del consulente deve essere soprattutto insegnare alle persone di pensare in maniera corretta e difondere questo pensiero snello in profondità della cultura e delle azioni quotidiane delle persone.

Il consulente non deve pescare un pesce e darvelo perché questo vi dà il cibo solo per un giorno. Deve insegnarvi a pescare e darvi il cibo per tutta la vita…

Usate i consulenti in maniera corretta e create la cultura di eccellenza e problem solving quotidiano nella vostra organizzazione…

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