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Trasloco, opportunità per lean thinking

Come già detto ieri, oggi vi parlo della mia esperienza del trasloco da una casa all’altra.

Oggi andrò solo a descrivere alcuni strumenti utilizzati e le lezioni che abbiamo imparato insieme a mia moglie in questa esperienza. Domani invece andrò a svelare alcune opportunità di miglioramento dovesse capitarci qualche altra volta la stessa situazione.

Primo fatto: abbiamo capito che nelle due case avevamo tanto di quello spreco che era nascosto sotto la superficie di apparente ordine di cui non eravamo assolutamente a conoscenza. Tra i vestiti mai utilizzati o inutilizzabili, giocattoli del bambino, scatole e scatolette di tutti i tipi, alla fine c’era più roba da buttare di quella da tenere.

Allora, quale è stato il primo passo delle operazioni? Sì, avete indovinato: le 5S. Abbiamo separato tutta la roba da tenere, da buttare, da portare alla Caritas e abbiamo suddiviso i sacchi per colore (immondizia nero, Caritas verde) per non confonderci, invece roba da tenere nelle scatole e borsoni. Pian pianino abbiamo preso una cosa alla volta e pulito la prima casa (quella di destinazione, dove la roba da tenere è stata messa in maniera ordinata negli armadi nei posti dove sarebbe rimasta). La quantità di roba da tenere è stata del 30% rispetto al totale di tutto quello che avevamo. Siamo rimasti stupefatti ed allibiti da quanto spazio abbiamo liberato con questa strategia – la casa sembrava vuota e c’era spazio per portare tutta la merce dall’altra casa senza trovarci in difficoltà per dove sistemarla.

Ad esempio, vi è mai capitato di aprire l’armadio dei vestiti e di trovarvi davanti a 200 appendiabiti diversi uno dall’altro, più della metà non utilizzati? Abbiamo fatto la strage di appendiabiti, tenendo solo quelli strettamente necessari per i vestiti che abbiamo.

Una situazione del genere vi è familiare? Magari anche nelle vostre aziende? Che sotto la superficie di apparente ordine trovate delle miniere d’oro di cui non sapevate niente (o magari anche delle miniere di carbone…). Quello che bisogna fare è una sola cosa: guardare a fondo, in profondità, sotto la superficie. E decidere oggettivamente quali sono le cose di cui mai più avrete bisogno in quanto mai più saranno utilizzate. Metteteci una pietra sopra e eliminatele. Vi sentirete meglio, meno pesanti, più liberi. Tenetevi solo quello che è strettamente necessario e liberatevi di tutti gli eccessi che, magari in qualche momento di follia, avete acquistato e mai più utilizzato. Risparmierete a casa, risparmierete al lavoro. Non solo in spazio, ma anche in soldi… Infatti, abbiamo capito molto delle nostre spese che sono andate in fumo per non dover più ripetere gli stessi comportamenti in futuro. Dolorosa l’esperienza, ma molto efficace, ve lo garantisco…

Adesso resta solo di applicare anche l’ultima delle 5S e siamo a posto: sostenere nel tempo l’ordine che abbiamo creato. E abbiamo stabilito delle procedure interne che ci dicono dove sistemare le cose (anche trovato lo spazio per il bambino e TUTTI i suoi giocattoli, che ha già iniziato a rispettare e rimettere in ordine la sera). Siamo sulla buona strada, e la casa anche dopo l’arrivo dell’altro lotto dalla vecchia casa, è rimasta in ordine e con molto spazio libero. Una casa molto vivibile e accogliente…

Questa è la lezione che abbiamo imparato noi nella nostra piccola esperienza, ma penso sia valida universalmente. Tenetela in mente e applicatela.

Domani vi racconto qualche particolare di miglioramento che la prossima volta non ripeteremo…

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