Il potere dell’ascolto

(… e della comprensione…)

Qualche giorno fa, una mattina, ho avuto un incontro in un’azienda dove ho parlato con il titolare e la responsabile delle risorse umane.

Il dialogo è durato per più di un’ora e alla fine sono andato via con l’idea di ricevere da loro determinati documenti via email e di risentirci tra un pò di tempo.

Ma la mia idea non corrispondeva alla loro. Loro intendevano che ci reincontrassimo quel stesso pomeriggio per vedere insieme quella documentazione.

Ho sbagliato tutto… Avevo capito male le intenzioni dei miei interlocutori e un’occasione, che poteva essere molto importante, adesso non so più come andrà a finire. Ho cercato di scusarmi dopo riguardo il mio malinteso, ma so che il danno è già fatto ed è difficile da rimediare…

Io mi sono sentito molto imbarazzato e incav….. con me stesso per questo errore ma dagli errori bisogna imparare e cercare di eliminare la causa all’origine degli stessi. E lo strumento adatto in questa situazione sono le 5 perché…

Le mie 5 perché (in questo caso la causa all’origine si trova alla terza…) dell’accaduto sono le seguenti:

  • Perché non mi sono presentato il pomeriggio in questa azienda? Perché avevo capito male le intenzioni dei miei interlocutori.
  • Perché avevo capito male le intenzioni dei miei interlocutori? Perché probabilmente ero distratto per un istante quando mi dicevano del ritorno il pomeriggio (avevo capito di dover ricevere la documentazione via email e rispondere da casa…).
  • Perché ero distratto? Perché o non ho ascoltato bene o non ho compreso bene quello che mi era riferito.

L’errore ero definitivamente io. E la soluzione per il futuro è di assicurarmi con i miei interlocutori, mentre sto partendo, di aver compreso bene le loro intenzioni, con una affermazione semplice: “Allora, se ho capito bene, devo inoltrarvi la documentazione che mi invierete oggi pomeriggio via email e ci vediamo tra una settimana (esempio)”. In questo caso il vostro interlocutore vi dirà subito di sì oppure correggerà la vostra affermazione in quella che intendeva lui. E vi eviterà di fare una brutta figura… Lezione: assicurarmi alla fine del incontro con una affermazione simile sulle conclusioni e il seguito – può essere di importanza fondamentale…

E nella comunicazione con gli altri, dovete prima di tutto essere degli ottimi ascoltatori. Io dovrò allenarmi ancora di più in questa disciplina – molto più zen, come la frase del maestro Lao Tze citata nel link…

Probabilmente anche a voi sarà capitata un malinteso simile nella vita. Cosa avete fatto e come vi siete comportati per riparare al vostro errore?

PS. Spero che i miei interlocutori leggano questo messaggio e che capiscano della mia non intenzionalità assoluta di fargli perdere del tempo con la non apparizione pomeridiana. Non riesco a spiegare a parole quanto mi dispiace e quanto vorrei scusarmi per l’accaduto, e quanto mi sono trovato bene nella vostra compagnia. Vi dò la mia completa disponibilità se vorrete incontrarmi nuovamente…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

0 comments… add one

Leave a Comment