Cosa significa per me consultare?
Il verbo latino consulum, dal quale trae origine la parola consultare, significa “dare consiglio”.
I consulenti, quindi, dovrebbero dare consigli dalla propria esperienza, per migliorare il vostro business. Possono insegnarvi e farvi da mentore nelle vostre attività di miglioramento, e possono aiutarvi a sviluppare le capacità vostre e del vostro personale.
Ma quello che i consulenti non devono fare è di prendere le decisioni sul vostro business al posto vostro. Questo spetta a voi. Non potete fidarvi dei consulenti per mandare avanti il vostro business. Semplicemente, questo non ha alcun senso.
I consulenti hanno già il loro business di cui devono occuparsi e nel quale prendere le decisioni. Quindi, se avete bisogno di qualcuno che gestisca operativamente il vostro business e prendere le decisioni, assumete una persona adatta o sviluppatene una internamente. E il consulente può esservi utile con il suo consiglio nel trovare la persona giusta…
Ho visto molte aziende dove tantissime decisioni che la riguardano vengono affidate ai consulenti così che, quando qualcosa va storto (e va sempre storto qualcosa…), viene data la colpa al consulente per l’insuccesso e lo stesso viene mandato a casa. Non può funzionare così…
Un bravo consulente è colui che insegna il personale interno su come gestire le proprie operazioni per migliorarle nel tempo. Che insegna al personale su come risolvere i loro problemi. Che da i consigli su come migliorare la cultura nelle aziende, dove l’errore e la sperimentazione è ben accetta e, anzì, consigliata. Basta che dall’errore si impara e che si migliori nel futuro.
Ma non lo fa dando gli ordini alle persone. Lo fa facendo capire alle persone cosa sono gli sprechi e poi dovrebbero essere loro ad arrivarci e a chiedere al consulente cosa potrebbero fare per eliminarli. E lui non deve di nuovo dare la risposta: deve farli ragionare, deve fare in modo che ci arrivino di nuovo da soli a capire come migliorare il loro processo. Interrogando. Chiedendo perché. Indicando il quadro generale che spesso manca nelle funzioni singole. Solo in questo modo si può ottenere un miglioramento sostenibile nel tempo. Se l’ordine viene dato dall’alto e poi non seguito, dura fino a quando la persona dall’alto sta guardando. Poi tutto torna come prima. Se invece cresce da solo nella persona e si sviluppa internamente e con ragionamento, allora resta. A beneficio della persona e dell’azienda…
Se la cultura nelle organizzazioni è quella di prendere il consulente e crocifiggerlo per l’errore, dopo avergli delegato tutta la responsabilità (anche la vostra…), allora è meglio che cominciate a cambiarla questa cultura. A cambiare voi stessi…
Spesso un consulente viene confuso con un fornitore di servizio. Ad esempio se avete bisogno di un determinato pacchetto per soddisfare chissà quale esigenza. E per soddisfarlo esiste una procedura precisa, che non avete tempo o risorse per fare da soli. Questo non è consulenza, è una fornitura di servizio. Consulente insegna e forma. Fornitore di servizio fornisce soluzioni nei pacchetti che possono essere acquistati per soddisfare le vostre esigenze. Fornisce strumenti prefabbricati.
Ricordatevi sempre, dovete essere voi, imprenditori, a prendervi la vostra responsabilità nel guidare le vostre organizzazioni nel passaggio da organizzazioni buone a organizzazioni eccellenti. E consulente può darvi una mano dall’alto della sua esperienza e insegnarvi per raggiungere questo obiettivo. Utilizzatelo perciò in maniera corretta…
E scegliete i consulenti che possono offrirvi questo servizio, di far crescere il vostro personale e anche voi personalmente, e non solo i consulenti che vi promettono che andranno a cambiare la vostra azienda se gli date il lavoro, anche per quattro soldi, utilizzando pacchetti preformattati. Ogni azienda è diversa e ha bisogno di un pacchetto diverso, adattato solo ad essa. E il consulente bravo può aiutarvi a capire quale è il pacchetto migliore per voi… Ci vogliono più sensei e meno cacciatori di tesori, anche tra consulenti…