Perché i pazienti si chiamano pazienti?

Oggi un pò di divagazione filosofico-terminologica…

Chi è stato a dare nome ai pazienti negli ospedali? Come ci è arrivato?

Secondo me, a furia di aspettare il loro turno, se lo sono dati i pazienti stessi… E non il personale ospedaliero, che è sempre straimpegnato nelle varie corse… Perché, siete mai stati in un ospedale dove le persone del personale medico non correvano? Io, no…

Mentre invece si vedono, e come se si vedono, le file di persone ammalate (clienti o, se preferite, pazienti…) sedute in attesa del loro turno. Armati di tanta pazienza…

Anche quando entrate in primo soccorso, dove, teoricamente, dovreste essere serviti immediatamente, vi mettono in attesa di essere chiamati. Un assurdo…

Si può fare meglio? Certamente, a partire dal nome paziente… Perché non vengono chiamati semplicemente CLIENTI? Perché, in sostanza, lo sono. E la soddisfazione del cliente dovrebbe essere uno dei punti focali degli ospedali, un servizio organizzato dove le persone, quando arrivano, seguono un determinato percorso, un flusso di valore, che li porta, senza grandi attese, da un punto all’altro in funzione del loro iter clinico. Dove le code in ingresso per le registrazioni non ci sono in quanto c’è sempre qualcuno disponibile a inserire i dati. Dove gli stessi dati non vengono inseriti cinque volte. Dove esiste una cartella clinica unica (anche elettronica) che segue il paziente sul suo percorso così i medici successivi non devono chiedervi 10 volte le stesse domande alle quali avete risposto al passaggio precedente. Ecc Ecc.

In sostanza, i pazienti non devono essere pazienti. Devono essere curati…

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

3 comments… add one
  • Pallotti Vittorio Mar 19, 2012, 12:08 pm

    Quando ero giovane (ho 80 anni) il medico era considerato un essere superiore dalla stragrande maggioranza della popolazione semianalfabeta che inoltre aveva rapporti col medico stesso in momenti di disagio fisico. Oggi molti medici si atteggiano in modo da mantenere per quanto possibile questa superiorità. Poiché in ogni caso il medico è pagato come o più di ogni altro professionista (avvocato, commercialista, ingegnere ecc.) sarebbe meglio sostituire il termine paziente con cliente; dalla forma può scaturire la sostanza.

    • Dragan Bosnjak Mar 19, 2012, 10:10 pm

      Direi che sarebbe un ottimo passo iniziale: dare al cliente il nome che si merita… 😉

  • Elena Lug 16, 2021, 8:22 am

    Paziente deriva dal latino PATI che significa soffrire ( è il participio presente di questo verbo)
    quindi è colui che soffre.
    Certamente possiamo aggiungere liberamente che è anche colui che “ha pazienza”, ma questa è una, diciamo così, “licenza interpretativa”
    Ciao

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