A cosa devono pensare i leader?

La risposta a questa domanda indica le caratteristiche che dovrebbero avere i leader se vogliono avere successo. E la risposta che vi do io è: devono pensare al successo della loro organizzazione tra 50 anni da adesso.

Perché 50 anni? Perché tra 50 anni loro non ci saranno, e se la loro organizzazione fallisce vuol dire che non hanno organizzato e formato le persone per la propria successione…

Ed è proprio questo ciò di cui un leader dovrebbe occuparsi: creare e formare i propri successori.

E’ chiaro che devono anche essere bravi a sviluppare con umiltà la loro organizzazione, ma è molto più importante sviluppare le persone che guideranno la stessa quando loro non ci saranno più. I principi guida e la visione dell’organizzazione devono essere portati avanti nelle generazioni se si desidera avere da essa un successo a lungo termine.

Se invece si desidera solo guadagnare il più possibile a breve termine senza pensare al futuro, allora forse è meglio farsi qualche azienda in Cina e sfruttare le persone fino all’osso (ed oltre…). La strada del lean thinking non è per i leader di questo tipo… Lasciate perdere, non siete dei veri imprenditori, solo dei sfruttatori personali e basta…

Un leader vero si vede dal successo a lungo termine, dalla cultura e passione che riesce a sviluppare nella propria organizzazione, tra “la sua gente”…

Lo sviluppo dei successori non deve essere una cosa che un leader inizia quando sta per andare in pensione. E’ un processo continuo, dal primo giorno, in cui i successori potenziali vengono presi sotto osservazione del leader e ai quali pian pianino vengono insegnati i principi, le regole, il comportamento, la visione, il rispetto, l’umiltà, la fermezza nella decisione, decisione con i fatti, la disciplina, la passione per l’azienda e il lavoro che produce. Non tutti potranno avere queste caratteristiche, anche caratteriali, perciò il leader deve essere capace e bravo di osservare queste persone e capire chi di loro le ha e che potrebbe ricoprire al meglio il ruolo quando lui è andato via.

Deve parlare con loro, osservare le loro azioni, osservare come dialogano con i loro dipendenti, se sono capaci di guidarli con i fatti e comportamenti e non solo a parole. Osservare se danno la colpa alle persone o si mettono insieme a loro a risolvere i problemi. Osservare come sviluppano la propria maestria per il lavoro.

E poi scegliere quelli che meglio rappresentano i valori che ci si propone, che meglio rispecchiano i valori della propria organizzazione.

Ecco, questo è il motivo che gran parte delle grandi multinazionali, che “comprano” una superstar come leader della loro organizzazione, raramente hanno successo… Perché il leader che arriva dall’esterno non ha vissuto l’azienda, non conosce la sua cultura, le sue abitudini. E inizia a plasmarla secondo i suoi principi, che generalmente sono quelli di guadagnare soldi e basta… Così non si migliora a lungo termine… Non si diventa grandi…

Voi cosa ne pensate? A cosa altro dovrebbero pensare i leader?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

1 comment… add one

Leave a Comment