Gestione del cambiamento #6

Potete leggere i primi cinque articoli della serie ai seguenti link: #1#2, #3, #4, #5.

L’ultima volta abbiamo “cercato l’emozione”, come un metodo per ottenere il cambiamento. Oggi volevo parlare con voi dell’importanza di suddivisione del cambiamento in piccoli traguardi. Chiamerò questa fase “restringi il cambiamento”.

Questa per molti di voi non sarà niente di nuovo. Sicuramente vi siete trovati nella vostra vita lavorativa davanti a qualche progetto che dovevate completare entro una determinata data. Il progetto inizialmente sembrava enorme, impossibile da fare in tempo. Poi avete iniziato a suddividerlo in piccoli pezzettini, sui quali potevate agire immediatamente.

Poi, facendo questi piccoli pezzettini e riunendoli alla fine, avete scoperto che il progetto, in fondo, non era così impossibile.

Ecco, il trucco per cambiare è di suddividere compiti impossibili, “restringere il cambiamento”…

Pensate ad un esempio tipico: dovete smettere di fumare.

Se dite a qualcuno: “Devi smettere di fumare”, può darsi che vi ascolterà e per qualche ora non fumerà. Poi gli tornerà lo stimolo e accenderà la sigaretta. E dopodiché continuerà a fumare come prima.

Provate invece a lanciargli una sfida: “Vediamo se riesci a non fumare una sigaretta per un giorno intero!”. Potete anche motivarlo con qualcosa come premio, ma non lo raccomanderei, meglio se la sfida è intrinseca…

Una volta che, per un giorno intero, la persona non ha fumato e arriva da voi orgogliosa del suo successo, rilanciate la sfida: “Adesso vediamo se riesci a non fumare per tre giorni!”. Poi al prossimo traguardo aumentate a una settimana. Portatela fuori a cena dopo una settimana. Poi aumentate la sfida a un mese senza fumare. E dopo quella gli dite: “Ma allora, sei riuscito a non fumare per 41 giorni consecutivi, allora quale è il motivo perché fumi, se non ne hai veramente bisogno?”

Pian pianino, restringendo il cambio enorme del non fumare in piccoli pezzettini che non sembrano un granché neanche per chi deve cambiare, riuscirete a cambiarne le abitudini.

Pensate ad un altro esempio, completamente diverso. Parliamo dello sport. Se volete, il calcio, ma qualsiasi sport va bene. Di solito all’inizio di una stagione le squadre si pongono degli obiettivi: vincere questo o quello, salvarsi, arrivare terzi, ripetersi ecc. Questi sono tutti obiettivi enormi da raggiungere. A fine stagione.

Ecco, secondo me, porre questi obiettivi all’inizio della stagione è la cosa più sbagliata che ci sia… Mettete la pressione alle persone che poi devono viverci per mesi pensando che, se non raggiungono il loro obiettivo, il loro futuro sarà incerto.

Quale è invece la tattica da seguire?

Definite i piccoli obiettivi di miglioramento giornalieri per la squadra. Quelli in allenamento. Migliorate la posizione dei giocatori in campo, fateli muovere all’unisono, come una squadra, fateli migliorare le capacità individuali e quelle di intesa con gli altri. Ogni giorno, ogni allenamento, un piccolo traguardo da raggiungere. Un piccolo miglioramento che ognuno di loro, personalmente e come squadra, deve acquisire. Giocate con loro, motivateli, rendete l’allenamento l’occasione di migliorare se stessi.

Uno è debole nel palleggio? Dategli l’obiettivo di battere il record personale di palleggi che riesce a fare senza sbagliare. Spiegategli i fondamentali.

Uno è sovrappeso? Fategli fare esercizi specifici per calare di peso, ogni giorno un pò.

E non dovete preoccuparvi se poi inizialmente perdete qualche partita. Preoccupatevi che nelle partite i singoli giocatori facciano il loro meglio, che facciano ciò che gli avete insegnato. Che eseguano quelle piccole cose che fanno la differenza. Che chiudano bene gli spazi, che comunichino tra di loro. Che eseguano bene i fondamentali che gli avete proposto…

E la vostra squadra migliorerà. Diventerà più forte dopo ogni allenamento. E nelle partite questo si vedrà immediatamente. Sarete più pronti ad affrontare qualsiasi avversario. E alla fine anche l’obiettivo enorme iniziale sarà raggiunto…

E lo stesso vale anche nelle vostre aziende. Attenzione al dettaglio. Sviluppate la maestria nelle piccole cose con in mente quelle grandi.

E il cambiamento lo vedrete presto…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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