Come si sviluppa il talento?

Talenti si nasce? O si diventa?

Questa è la solita domanda che ci poniamo spesso.

La mia opinione è che la risposta giusta sta nel mezzo. Per essere bravissimo in qualcosa, devi avere qualche predisposizione naturale per farlo. Ma la predisposizione da sola non basta. Essa può contribuire al 5% al massimo al raggiungimento del potenziale. Invece ci vuole un percorso mirato, preciso, per sviluppare questa nostra predisposizione e farci diventare i fuoriclasse.

Questo percorso in cosa consiste?

Nei primi anni dello sviluppo del talento, l’apprendimento deve essere un gioco, esplorazione, curiosità. Bisogna sviluppare la motivazione intrinseca nella persona per amare quello che fa e nel volere migliorare in questo. In questo modo sviluppa le prime capacità attraverso l’entusiasmo e, volendo, anche la volontà di approfondire.

Nella seconda fase il gioco finisce e si inizia con lo sviluppo delle tecniche e principi necessari per raggiungere la maestria nel campo scelto. Se nella prima fase era importante l’esplorazione, in questa seconda fase si parla di precisione. L’obiettivo è la maestria tecnica nel campo scelto. Le regole del gioco sono conoscenza, disciplina e sistema. In questa fase si imitano le gesta o le opere dei grandissimi nel campo, per capire il loro ragionamento e conoscerlo approfonditamente.

La terza fase è la trasformazione dalla precisione tecnica in arte. In questa fase gli studenti trovano la loro voce indipendente, le loro interpretazioni personali, i loro stili, i loro problemi. Vedono i problemi con i nuovi occhi e generano nuove idee, tecniche e questioni.

Se gli studenti non passano dall’esplorazione e divertimento alla maestria della tecnica, essi non possono migliorare e sviluppare completamente il loro talento.

La durata delle varie fasi dipende. La seconda fase solitamente è quella più lunga.

Come avevo sottolineato nell’articolo che parla del libro Outliers di Malcolm Gladwell, di solito esiste la regola delle 10.000 ore in un determinato campo per sviluppare la maestria. Vuol dire circa 3 ore al giorno per 10 anni consecutivi… Poi l’arte può arrivare o no, prima o dopo, in funzione di quel 5% iniziale del talento creativo a disposizione della persona…

Ma l’arte deve essere l’obiettivo finale dello sviluppo delle persone. In tutte le attività, nel posto di lavoro, nella vita privata. E per arrivarci, la strada è definita…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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