An eye for an eye makes us all blind.
Mahatma Gandhi
Conoscete il famoso detto: “Occhio per occhio, dente per dente”? Sicuramente sì.
Ma io preferisco quella di sopra, detta da grande Gandhi: “Occhio per occhio ci rende tutti ciechi”.
Favolosa frase di un grande uomo e pensatore contemporaneo.
Che senso ha scagliare la nostra rabbia su qualcuno che ha commesso un errore?
Pensate al vostro posto di lavoro.
Un vostro collaboratore commette involontariamente un errore che costa all’azienda ad esempio 5.000€. O un cliente perso. Cose che capitano. Nessuno vuole sbagliare, nessuno vuole sputare nel piatto dal quale mangia, ma gli errori succedono.
Come reagite in questa situazione?
Occhio per occhio, dente per dente suggerisce di incolpare la persona, magari licenziarla sui due piedi. Cosa ottenete istantaneamente da questa vostra mossa? La paura di tutte le altre persone all’interno della vostra organizzazione di commettere gli errori. E quando lì commettono, e li commetteranno di sicuro, faranno di tutto per nasconderli, per non farli vedere a nessuno. Faranno di tutto per non diffondere quello che hanno imparato dall’errore. Non si sentiranno sicuri, saranno stressati e si ritireranno in loro stessi. La cultura della collaborazione che tentavate faticosamente di costruire negli anni precedenti è appena andata a farsi friggere…
Occhio per occhio ci rende tutti ciechi invece suggerisce una cosa diametralmente opposta. Non incolpare la persona ma spiegargli che gli errori succedono, che nessuno è perfetto. E che volete che la persona che ha fatto l’errore ne vada a fondo, capisca il perché anche aiutato dagli altri, imparare dallo stesso. In questo modo la persona si sente più responsabilizzata, seguita, e continua a fare con passione il suo lavoro. E ne risente anche la cultura dell’intera organizzazione. Perché le storie significative girano tra la gente più velocemente di quanto si creda (le cattive notizie ancora più velocemente…). E tutti sapranno che fare l’errore non volontario è una cosa che viene vista in luce positiva, come opportunità di miglioramento. Diventeranno tutti meno stressati e più collaborativi.
Nella vostra organizzazione, quale dei due è il detto dominante?