Gestione del cambiamento #1

Con oggi volevo iniziare una serie di articoli che parlano di cambiamento nelle organizzazioni.

Vorrei discutere con voi quali sono i fattori critici per cambiare, cosa bisogna fare per ottenerlo, quali condizioni sono necessarie affinché si arrivi a cambiare la cultura nelle organizzazioni.

Per questo motivo, questo primo articolo sarà puramente introduttivo e interrogativo nei vostri confronti: quali, secondo voi, sono le condizioni necessarie per avere un cambiamento radicale della cultura nella vostra organizzazione?

Iniziate a dare qualche esempio, qualche caso pratico della vostra vita aziendale o anche privata, che vi ha costretto o fatto cambiare le vostre abitudini o comportamenti che avevate prima.

Ad esempio, io ho avuto l’esperienza in prima persona, anche un pò brutale, del cambiamento, quando nel mio paese è scoppiata la guerra e siamo dovuti andare via per forza per non essere coinvolti, tutta la mia famiglia. Ma questo è un caso estremo, dove le circostanze e ambiente esterno ti costringono a cambiare completamente e tu non puoi esercitare nessun potere su di esse.

Il cambiamento di cui vorrei parlare io è quello desiderato, dove chi vuole cambiare può modificare i fattori in gioco e gli esiti del cambiamento.

Ad esempio, si potrebbe parlare di qualche cambiamento del sistema di gestione nella vostra azienda, di una dieta per dimagrire nella vostra vita privata o cose simili.

Quindi, prima di passare alle lezioni successive, vorrei sentire da voi: quando avete cambiato qualcosa, cosa è che vi spingeva a cambiare, come vi sentivate, che difficoltà avete trovato, come vi comportereste adesso se dovesse ricapitarvi la stessa situazione? Cosa vi è piaciuto e cosa non vi è piaciuto?

Un esempio da considerare me lo ha mostrato settimana scorsa ing. Ernesto Capozzo, con la società AZ SpA, di cui avevo già parlato come esempio da seguire di una azienda senza carta, con tutto il sistema e tutta la documentazione gestita attraverso la wiki. Magari, Ernesto, potresti parlare nei commenti delle difficoltà che hai avuto inizialmente, della resistenza al cambiamento che hai incontrato e poi sconfitto, nell’introduzione di questo sistema e nella sua diffusione. E poi della vittoria finale che hai ottenuto, con l’entusiasmo delle persone ad applicare le tue idee, una volta visto che le cose andavano effettivamente meglio rispetto a prima.

A voi la parola…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

2 comments… add one
  • Ernesto Capozzo Ago 2, 2010, 9:04 pm

    Domani ti scrivo un articolo, Agente del cambiamento
    OGGI HO AVUTO UN PROBLEMA SUL MIO COMPUTER; VIRUS att.ne WINDOWS SECURITY ALERT è un FALSO AVVISO;Stavo cambiando l’antivirus e..il virus si è infilato , anche colpa mia ,ma…
    A proposito di cambiamento, questa mattina ho incontrato due persone per strada e.tutti mi hanno salutato con calore: uno era un mio vecchio collaboratore ( responsabile del collaudo) che si ricordava dopo 15 anni del mio entusiasmo nel portare avanti il cambiamento ,allora ero direttore di stabilimento,e mifa piacere essere fermato per strada con attestazione di stima ,pe rl’impegno profuso ;
    L’altro era un imprenditore ,per il quale avevo lavorato tempo fa , nel miglioramento dell’ufficio tecnico e dei processi produttivi; abbiamo parlato delle difficoltà nel sostenere l’evoluzione ; L’approccio lean indica la strada , le forze nuove portano avanti i discorsi
    questo è un tema interessante: per il cambiamento :continuità e di-scontinuità d’ impresa- lo switch del libro che mi hai consigliato: How to Change Things When change is Hard- Chip and Dan Heath- Amazon
    Ne riparleremo

  • Diego Agostini Set 13, 2010, 9:58 pm

    Giusto. Il cambiamento deve essere generato da un desiderio, e non da uno pseudo calcolo razionale su “dove si deve arrivare”.

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