Negli ultimi giorni ha fatto scalpore la notizia del ritiro dal mercato globalmente di 270.000 Lexus e Crown, marchi di lusso della Toyota, per problemi al motore.
Il problema sarebbe un rumore anomalo all’arresto del motore dovuto ai difetti alle molle delle valvole. I modelli coinvolti sono Lexus GS350, GS450h, GS460, IS350, LS460, LS600h e LS600hl, e la gamma Toyota Crown. In Italia si tratta di qualche centinaio di veicoli.
La storia è iniziata già da qualche mese con gli stop delle vendite di alcuni modelli in USA e Canada, adesso si è arrivati a ritirare i veicoli, una volta stabilito il problema.
Voi potete dire quello che volete, ma la mia opinione è che si tratta di una azione molto responsabile del gigante giapponese. Ed è in linea con la “nuova” politica del loro presidente Akio Toyoda, di ritornare alle origini e ripartire da lì, dai principi che l’hanno fatta diventare grande, anche a scapito delle perdite a breve termine.
Perché ritirano i veicoli? Perché vogliono eliminare i problemi che hanno su di essi. Come avevo già detto in articoli precedenti, non esiste una casa automobilistica dove non ci sono problemi e dove tutto funziona perfettamente. Toyota almeno si prende la responsabilità, dopo la batosta dei primi ritiri, di rifarlo anche con i marchi di prestigio, facendo capire al consumatore che, se si trova qualche problema serio sui suoi veicoli, potrà comunque essere tranquillo che questo problema, in un modo o nell’altro, sarà sistemato ed esso non avrà nessun tipo di problema nell’utilizzo.
Questa è la mia opinione al merito, quale è invece la vostra?
