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FederFormatori lancia una sfida!

Mi è giunto settimana scorsa un articolo da Ugo Fonzar, ripreso da Punto Sicuro e Articolo37, di un progetto ed iniziativa molto interessante da parte di FederFormatori.

La riporto qui sotto per tutti da leggere:

Sicurezza sul Lavoro: e se cominciassimo a parlare seriamente di Formazione a Distanza?

C’è chi aspetta le decisioni della Conferenza Stato Regioni, chi la combatte apertamente e chi nel frattempo, senza regole, fa affari.

La questione controversa dell’efficacia della formazione a distanza in materia di sicurezza sul lavoro è certamente una patata bollente, per gli operatori della sicurezza, gli organi di vigilanza, gli imprenditori e i lavoratori utenti finali.

In un clima di indeterminatezza, dove tutto è lecito e senza regole chi ci perde è la sicurezza sul lavoro: e se cominciassimo a fare sul serio su questa delicata faccenda?

Se ne facessimo un elemento distintivo del neo nato sindacato dei formatori: sarebbe un bel biglietto da visita per FederFormatori.

L’idea è questa: mettere attorno ad un tavolo il Ministero del Lavoro, in particolare la direzione ispettiva, le associazioni del mondo della sicurezza, e gli imprenditori del settore, quelli che stanno sul mercato con i loro prodotti e che li vendono alle aziende.

Attorno ad un tavolo per cominciare a confrontarsi, avviare una discussione seria in merito alle metodologie didattiche più efficaci per una materia così delicata come la formazione in materia di sicurezza sul lavoro.

Se attorno a questo tavolo facessimo sedere anche qualche Sostituto Procuratore della Repubblica che, magari, si sta occupando proprio di abusi in materia di formazione a distanza, sarebbe il massimo!!
Magari si aprirebbe un confronto utile, magari un dibattito rigoroso, magari si comincerebbero a delineare codici di comportamento condivisi: ci guadagnerebbero tutti!

Ci guadagnerebbero i professionisti del settore, gli organi di vigilanza, gli imprenditori, i lavoratori: ci guadagnerebbe il sistema Italia e la sicurezza sul lavoro.

FederFormatori vuole provarci, vediamo chi ci sta e vediamo chi si tira fuori, quando c’è una sfida o si combatte apertamente o si fugge, non sono ammessi “improrogabili impegni precedenti”, non sono consentiti “futuri e più qualificanti “momenti di confronto: noi sfidiamo il mondo della formazione a distanza, lo facciamo apertamente vediamo chi sosterrà le proprie ragioni e chi sfuggirà al confronto! Noi ne faremo nomi e cognomi, una volta per tutte.

Una tavola rotonda i primi di Luglio a Roma: che ne dite?

Io dico che si tratta di una iniziativa degna di nota e che bisogna spargere la voce.

Ma aggiungerei un mio commento: Perché si parla in questo caso solo della formazione a distanza? Perché non vengono definite anche le regole da seguire per la formazione di persona, sul luogo di lavoro, delle linee guida pratiche, facili da seguire anche per i piccoli imprenditori? Mettendoci tutti insieme allo stesso tavolo possono essere definite queste regole, ci vuole solo la buona volontà nel farlo e, con le esperienze di tutti quanti e condivisione delle stesse, potrebbero nascere le linee guida molto utili per tutti, ad esempio su modello SUVA svizzero

Una tavola rotonda è sempre un luogo dove possono nascere le nuove idee, dove ognuno è libero di esprimere la propria opinione per il bene di tutti. Sfruttiamola di più nel nostro lavoro e vita quotidiana…

Sicurezza sul luogo di lavoro non deve essere vista solo come un dovere delle aziende, ma come un diritto delle persone. E fa parte dei principi fondamentali di lean thinking e del rispetto delle persone. Definiamo le regole iniziali e poi sviluppiamo su di esse, nello spirito di miglioramento continuo.

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