Toyota sta per cambiare le carte in gioco, ancora una volta?

Ho letto settimana scorsa un articolo su MotoriBlog.net della Toyota e macchina ad idrogeno.

La Toyota avrebbe annunciato che immetterà sul mercato una macchina di serie ad idrogeno entro l’anno 2015, ad un prezzo abbastanza competitivo (50.000$), e nel contempo generando il profitto per l’azienda.

Fino a questo momento è stato proprio il prezzo della tecnologia quello che ha fatto alimentare dei dubbi su questa tecnologia, in quanto le celle a combustione ad idrogeno erano molto costose e le macchine potevano essere fatte solo ad un costo superiore a qualche centinaio di mila di dollari.

So che anche 50.000$ non sono briciole, ma comunque scendere a questi livelli del prezzo prima di questo annuncio era stato creduto impensabile e impossibile.

Ma arrivando da Toyota, tutto è possibile. Vi ricordate quando a metà degli anni 90 introdussero la prima ibrida di serie nel mondo, la Prius? Tutti dicevano che era una bufala, che non sarebbe andata bene, che nessuno l’avrebbe comprata.

Adesso, una quindicina di anni più tardi, tutti gli altri costruttori stanno immettendo sul mercato macchine ibride, in quanto si tratta del “futuro dell’automobile”. La Toyota ha giocato le sue carte e sviluppato la tecnologia parecchi anni prima però, cavalcando l’onda e approfittando pesantemente del vantaggio temporale rispetto ai concorrenti, arrivando a diventare il primo costruttore di macchine nel mondo (prima dei casini dei richiami negli ultimi mesi…). Toyota ha semplicemente fatto il flash forward prima di tutti gli altri.

Non è che adesso ci sta riprovando con l’idrogeno?

La tecnologia ad idrogeno ha ancora tanti punti critici, che per gli altri costruttori rappresentano problematiche non risolvibili. A quanto pare, si tratta solo degli altri, la Toyota sarebbe pronta a scommettere sulla sua cultura di affrontare i problemi e risolverli per dare un maggiore valore al cliente, attraverso soluzioni amiche per l’ambiente e senza costo aggiuntivo o esagerato per i clienti.

Quali sono queste problematiche? Come prima, non esiste nessuna rete di distribuzione. Ma questo è un problema che probabilmente potrà risolversi da solo una volta introdotta la tecnologia. Ma i problemi veri sono quelli che riguardano la progettazione e stabilità delle celle a combustione: costi esagerati, estrema fragilità delle celle, danni all’impatto, danni dovuti alle vibrazioni o anche alle impurità nell’idrogeno. Inoltre devono essere tenute sopra la temperatura di congelamento per funzionare. Poi devono essere controllate ogni 7500km nelle condizioni ideali, mentre è ancora tutto da determinare cosa succederebbe nelle condizioni normali di utilizzo. Infine, la separazione dell’idrogeno è ancora un processo elaborato che elimina gli effetti positivi sull’ambiente dei veicoli in quanto il suo carbon footprint è ancora negativo per l’ambiente.

Toyota dichiara di essere pronta a lanciare questa nuova sfida al mercato dell’automobile. I problemi tecnologici non l’hanno mai fermata. Perché con piccoli miglioramenti quotidiani insiti nella sua cultura si pensa di essere in grado di risolverli e riuscire ad essere competitivi. Un problema apparentemente impossibile come quello che si preannuncia in questa sfida per tutti i suoi concorrenti, per la Toyota e la sua cultura rappresenta solo una nuova sfida da vincere. Un percorso sconosciuto da percorrere in cerca di uno stato ideale futuro…

Riuscirà la Toyota a stupirci un’altra volta e a invertire la saggezza convenzionale del possibile? Solo il tempo lo dirà… Ma una volta c’è l’hanno già fatta, quindi i pronostici sono abbastanza a loro favore…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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