A cosa servono le mappe mentali?

L’altro giorno nei commenti al mio articolo Principi di lean IT ho parlato del concetto delle mappe mentali. E ho promesso di tornare al tema e scrivere un articolo per l’argomento.

Cosa sono le mappe mentali? In pratica si tratta di uno strumento per rappresentare graficamente il pensiero delle persone, molto utilizzato nella psicologia, ma altrettanto utile nelle sessioni di brainstorming di gruppo e problem solving.

Come si costruiscono? Si parte da un idea (problema) iniziale e poi su questa idea si sviluppano le associazioni, qualcosa di simile come la rappresentazione di Ishikawa per il diagramma a spina di pesce di causa ed effetto per il problem solving.

Ma le mappe mentali non si fermano solo ai problemi: qualsiasi situazione, qualsiasi appunto che vogliamo prendere e collegarlo logicamente con un concetto base può essere preso in questa forma.

In pratica si va in profondità dal concetto iniziale (messo nel centro), attraverso l’elaborazione dei sottoconcetti ad esso collegati, a scoprire tutti i possibili risvolti anche a vari livelli di profondità, un pò come succede nell’analisi delle cause (Ishikawa o metodo delle 5 perché?).

Io le uso spessissimo per registrare le idee per gli articoli su questo blog. Man mano che mi vengono in mente le registro, le metto in collegamento con quelle già esistenti e cerco di produrre una descrizione più accurata possibile di un fenomeno o un concetto che sto descrivendo.

Come detto, si tratta di uno strumento visuale, volto a raccogliere la creatività delle persone, ma anche alla memorizzazione facile di concetti anche molto complessi, che possono essere raggruppati intorno a un concetto in maniera semplice e ridotta (su un solo foglio di carta) e memorizzati i punti chiave che poi ci permettono di ricordarli anche in fase di interrogazione o esame. Infatti, ho iniziato a usarle durante i miei studi universitari proprio per questo motivo, e vi garantisco che funzionano a meraviglia (non mi è mai piaciuto imparare le cose a memoria, dovevo avere una immagine del complesso in mente…). Gli esseri umani si ricordano infatti molto meglio i concetti che vedono rispetto a quelli che leggono o sentono semplicemente, per questo la costruzione delle mappe mentali è uno strumento molto utile proprio per migliorare la nostra creatività e fantasia e aumentare la memoria.

In termini tecnici, la struttura delle mappe è gerarchico-associativa applicando il concetto di associazione mentale. Ma è anche combinatoria in quanto combina e connette i concetti anche apparentemente diversi in una struttura logica.

Una risorsa molto interessante che ne parla è il blog mappementaliblog di Roberta Buzzacchino.

Voi le avete mai provato? Quali sono le vostre impressioni?

Immagine iniziale da Wikipedia.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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