Torniamo al lavoro

Negli ultimi giorni Toyota è stata nel centro di attenzione per il suo famosissimo richiamo. Ma Toyota starà bene. Perciò dobbiamo calmare le acque e tornare a lavorare sui nostri problemi nella creazione delle imprese lean mentre la Toyota si occuperà dei suoi.

Queste sono le parole di Jim Womack nella sua ultima e-lettera, Back to Work, che potete trovare presso il sito della LEI.

Poi Jim torna al lavoro veramente e riprende un pò il suo richiamo dell’ultima e-lettera di andare Oltre a Toyota. E per fare ciò, propone delle sfide e sperimenti da fare per affrontare le sfide proposte:

Sfida 1: Nessuno ha pensato che avremo bisogno di nuovi strumenti sul nostro percorso, anche se sono sicuro che ne verranno fuori

Sperimento 1: Dichiariamo per ora la moratoria sui nuovi strumenti fino a quando non riusciamo a sviluppare un contesto gestionale che riesce a sostenerli

Sfida 2: Confusione sul significato di lean è la barriera principale per il progresso, dovuta anche all’utilizzo massiccio delle parole giapponesi

Sperimento 2: Ogni organizzazione deve mettersi d’accordo sulla terminologia standard da utilizzare e che esprime i propri principi gestionali, creando sempre più valore per il cliente e con sempre meno risorse. E questo linguaggio non deve essere standard per tutta la comunità, basta che sia compreso all’interno di una organizzazione e usato in maniera consistente

Sfida 3: I fallimenti dei manager in cima, in mezzo e in basso nelle organizzazioni sono la sfida più importante nel creare imprese lean sostenibili

Sperimento 3: Concentriamoci sul miglioramento della capacità dei manager ad alti livelli su come impostare priorità chiare e stabili che guidano l’implementazione. Chiediamoci perché solo in pochi sono stati capaci di applicare il hoshin kanri (sviluppo della strategia dell’impresa) e cosa si può fare per migliorare questa percentuale? Inoltre, facciamo ricerca sui metodi che possono aiutare i manager ai livelli medi di realizzare le strategie e risolvere i problemi, uno strumento è A3 – facciamo un pò di C ed A del famoso ciclo di Deming, analizziamo quello che abbiamo fatto finora e miglioriamo in funzione di esso. I nostri sperimenti dovrebbero estendersi anche sui manager in prima linea, cui compito dovrebbe essere di creare processi robusti e stabili e che riducono il caos del muri (sovraccarico) manageriale. La domanda è: perché non riusciamo ad applicare questi concetti in maniera costante e sostenibile?

Sfida 4: I metodi di insegnamento impiegati in molte organizzazioni non insegnano in termini efficaci né il lean thinking né l’uso corretto degli strumenti

Sperimento 4: Come possiamo applicare i metodi lean all’insegnamento di lean stesso? Che cosa abbiamo imparato delle migliori pratiche di insegnare lean e dei limiti di velocità nell’insegnamento? Pensate al caso Toyota se volete…

Sfida 5: Disconnessione tra lean thinking ed incentivi usati in molte organizzazioni per giudicare e motivare il comportamento

Sperimento 5: Una delle sfide più grandi di lean è la riconciliazione della logica lean con le strutture di premio, sia individuali che di gruppo. Quale è la causa all’origine di questo? E quali sperimenti possono essere portati avanti per mostrare in maniera convincente che ci può essere un modo migliore?

Infine Jim dice che nelle prossime puntate porterà avanti il discorso anche attraverso il feedback della comunità. E cercherà di trovare le strade per condurre congiuntamente questi sperimenti e liberare la strada sul nostro percorso nella creazione delle imprese lean in ogni industria, in ogni paese del mondo. Potrebbe trattarsi di tantissimo lavoro, ma sicuramente porterà ad un enorme valore per il movimento.

Voi avete qualche proposta da fare riguardo alle sfide e sperimenti proposti? Io, pensando un pò alla quinta sfida, sono arrivato a concludere che quello che viene proposto nel libro Drive di Daniel Pink, riguardo le motivazioni, potrebbe essere una strada da percorrere. Perché non è solo monetaria la motivazione, esiste di più – la creazione di un ambiente di lavoro libero dove le persone sono autonome e incitate a creare e sviluppare la loro maestria.

Questo è una mia prima idea, magari, come mi vengono in mente altre cose, faccio gli articoli che parleranno di altre.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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