Oltre a Toyota

Questo è il titolo dell’ultima e-lettera di James Womack presso la LEI (Lean Enterprise Institute): Beyond Toyota.

Quale è il messaggio che vuole passarci il Jim questo mese?

Il messaggio è che tutti, Toyota inclusa, dobbiamo andare oltre la Toyota. Nel senso che dobbiamo creare sistemi di gestione e organizzazioni che mettano in pratica (e non solo parlano di) il lean ogni giorno, anno dopo anno, che è una pratica che si dimostra sempre più difficile. Anche per la Toyota stessa…

La Toyota ce la farà. Ce la farà perché hansei è una pratica oramai talmente diffusa nella sua cultura così che ad ogni problema e ad ogni inciampo riesce a fare le correzioni necessarie.

Ma i giorni dove la Toyota dettava legge in tutto e per tutto sono passati. E noi dobbiamo essere la fase successiva. E nostro compito mettere il lean in orbita, creando imprese sostenibili in ogni tipo di industria e in ogni paese, come detto nella e-lettera precedente.

Ma come possiamo procedere verso questo obiettivo? La risposta è sempre quella: facendo molti cicli PDCA nel luogo dove il lavoro viene svolto (gemba). Ma per farlo abbiamo bisogno di un nuovo metodo e una nuova metafora: dobbiamo lavorare collaborativamente come gruppo di sperimentatori dalle differenti industrie in una situazione nella quale nessuno di noi conosce le migliori risposte ai problemi di gestione (Toyota inclusa…). Dobbiamo condividere liberamente i risultati di questi innumerevoli esperimenti, decidere cosa funziona e cosa no, e poi spostarsi verso il problema successivo.

Il lavoro di gruppo è sempre difficile e soprattutto lo è il hansei di gruppo su ciò che non ha funzionato. Ma l’unica alternativa è di aspettare una “prossima Toyota” da copiare. Che non è detto che l’avremo entro breve… Una scommessa molto migliore è di lavorare insieme come una unica Comunità Lean, di incoraggiare le organizzazioni a provare gli sperimenti, trovare le contromisure, e condividere con gli altri i risultati.

Come al solito, non c’è molto da aggiungere a questa e-lettera. Il sito lean.org della LEI è già un posto dove la comunità lean vive e si muove. Poi ci sono i vari siti satelliti, come lo è anche il mio, dove cerchiamo di diffondere la cultura e i principi della produzione snella nei vari paesi del mondo.

Volete partecipare anche voi alla condivisione? Vi invito a discutere dei vostri casi studio presso il nostro forum, dove esiste la sezione dedicata ad essi. Non siate timidi e non cercate di nascondere le vostre esperienze. E’ per il bene di tutta la comunità lean… Per informazioni dettagliate su come funziona il forum e come registrarsi o sottoporre i contenuti, basta che leggete questo thread nel forum.

I casi studio che andrete a riportare lì tradurrò personalmente in inglese e lì sottoporrò al sito della LEI per la condivisione globale.

Grazie!

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

3 comments… add one
  • Giovanni Gen 24, 2010, 9:43 am

    Buona domenica a tutti. Non dobbiamo certo avere la pretesa di superare nessuno , tantomeno la Toyota , ma se sono vere le indicazioni della TPS dove il Kaizen è LO strumento da utilizzare per il miglioramento continuo , perchè non utilizzare il Kaizen anche per migliorare dal di dentro la filosofia Lean e agganciarla al mercato di oggi , così profondamente diverso da quando Taiichi ha pensato la TPS? Il mio PCDA che propongo a tutti è quello di aprire un tavolo di confronto tra aziende Laen E NON , mettere insieme tutte le esperienze di miglioramento adottate nel manifatturiero ( troppo facile confrontare esperienze Lean nell’area automotive , settore dove è nata la TPS) e migliorare, implementare , “vedere” tecniche nuove? Perchè no? Visionario? Forse, sono però convinto però che la perfezione , ultima dei 5 principi Lean , si raggiunge anche con un pò di pazzia visionaria …

    • Dragan Bosnjak Gen 24, 2010, 12:48 pm

      Grazie Giovanni, sono pienamente con te!
      Quello che vorrei sottolineare però è che dobbiamo fare una tavola aperta per spiegare i principi di gestione delle organizzazioni e delle persone nei vari settori, perché non è il solo kaizen quello che fa la differenza. In Italia manca la cultura dell’organizzazione e se si condividono le esperienze che fanno aumentare la coscienza di questa cultura ben vengano.
      Poi ogni organizzazione ha le proprie problematiche specifiche, quello che conta invece sono i principi di gestione che devono essere compresi ed applicati. E questo è proprio ciò che io spiego in questo blog e che molti di voi state seguendo e commentando. La cultura della gestione, se applicata correttamente, porta i vantaggi in una azienda automotive, come anche in un ospedale, nella casa, in un ristorante, in un’officina nel garage della casa, in un negozio o supermercato, in un call service o anche, volendo, anche nella gestione della pubblica amministrazione, piena di sprechi di tutti i tipi. Esempi sono innumerevoli, qualsiasi attività, qualsiasi processo, anche quelle senza scopo di lucro, possono essere organizzate e gestite in modo corretto ed efficiente.

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