Pensieri di Taiichi Ohno su automatizzazione

Torniamo all’argomento di automatizzazione. Questa volta lo vediamo dal punto di vista di Taiichi Ohno, nel suo libro Toyota Production System:

In Toyota, anche se eravamo molto eccitati dall’idea di automazione e robotizzazione, eravamo molto dubbiosi se il loro scopo – il vero incremento di efficienza – era raggiunto.

E’ facile da capire lo scopo della riduzione della manodopera usando automazione e minor numero di lavoratori con l’aiuto di macchine altamente performanti.

Ma le macchine ed equipaggiamenti usati in automazione avevano una grande debolezza: non erano in grado di giudicare il lavoro o di fermarsi da sole. Perciò, per prevenire le perdite causate dai macchinari, utensili o stampi danneggiati, e per prevenire la produzione di grandi quantità di prodotti difettosi, era necessaria la supervisione da parte di un operatore. Conseguentemente, il numero di lavoratori non è diminuito con l’automazione. Il lavoro manuale ha solo cambiato nome. E perciò, mentre le macchine hanno veramente “risparmiato sulla manodopera”, non avevano aumentato l’efficienza.

Per me, era dubbio il fatto se si risparmiava sulla manodopera se si ha bisogno del doppio dei lavoratori. Sarebbe stato perfetto se potevamo ridurre il numero di lavoratori a metà usando macchine altamente performanti. Ma questo non è successo. E ho concluso che il lavoro poteva essere fatto benissimo con i vecchi equipaggiamenti esistenti.

E’ molto pericoloso quando gli industriali non riconoscono questo fatto. Se seguivamo cecamente i trend del momento, cosa sarebbe successo quando la crescita non risultava così alta?

Al tempo, sentivo la grande pericolosità nel continuare ad acquistare macchine altamente performanti in questo modo. In Toyota, tutti capivamo questo trend allarmante, ma il problema era con i nostri affiliati. Abbiamo chiamato i loro top manager e gli abbiamo chiesto personalmente di cooperare, per capire e adottare il sistema di produzione della Toyota.

Abbiamo discusso la riduzione della manodopera per ridurre i costi. Gli abbiamo anche mostrato dalle statistiche della Toyota che, portando avanti la vera razionalizzazione, la produzione poteva essere fatta con costi inferiori senza l’utilizzo di robot.

Allora e anche oggi, molte persone non riescono a capire questi malintesi. Molti pensano che la riduzione dei costi può essere raggiunta solo se il numero di lavoratori viene ridotto acquisendo robots o macchine automatiche. I risultati mostrano, però, che i costi non vengono ridotti affatto.

Era ovvio che la causa all’origine del problema era l’idea di risparmio sulla manodopera attraverso l’automazione…

Come avevo sottolineato nell’articolo che trovate nel link in introduzione, l’automatizzazione va fatta quando si conosce benissimo il processo, quando non ci sono segreti in esso e quando l’automazione viene fatta per togliere lo sforzo fisico alle persone, senza compromettere la qualità o funzionalità del processo.

In Italia si sente spesso parlare che in Giappone è tutto automatizzato, che le fabbriche girano da sole ecc ecc. Sono tutte leggende metropolitane, come potete leggere dalle parole di Ohno. In Toyota è chiaro che ci sono processi automatizzati, ma sono stati fatti in questo modo solo dopo averli studiati e capito a fondo come funzionavano, dopo aver capito come renderli “intelligenti” (jidoka) per fermarsi nel caso di errore. Ci vogliono anni di piccoli miglioramenti e ottimizzazioni per poter dire: adesso possiamo automatizzare perché conosciamo quello che dobbiamo fare e siamo sicuri che il processo automatizzato andrà realmente ad aumentare la nostra efficienza.

Ma comunque non vengono mai fatti i macchinari di grandi dimensioni (monumenti). Vengono fatte macchine piccole, flessibili, che producono esattamente quello di cui si ha bisogno, quando si ha bisogno. JIT.

Quale è il vostro pensiero sull’automatizzazione?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

2 comments… add one
  • Giovanni Gen 7, 2010, 8:29 pm

    Buona sera . Non avevo mai \osservato\ l’automazione dal questa angolatura. E’ stata una lettura illuminante! Purtroppo la tecnologia e la rincorsa all’acquisto della macchina più veloce e performante è stata, o forse per molti ancora lo è , l?unico modo per ridurre i corsi …. mah! Un saluto a tutti i Lean Thinkers !

    • Dragan Bosnjak Gen 8, 2010, 11:02 am

      Salve Giovanni e benvenuto nella comunità di lean thinkers!
      In Italia c’è purtroppo la mentalità di rincorrere spesso l’ultima trovata della tecnologia, di acquistare le macchine più automatiche possibili ecc. E tutto questo senza pensare a quello di cui ha bisogno il cliente. Senza guardare il vero valore aggiunto che gli viene dato.
      Spesso vengono fatti gli investimenti senza conoscere a fondo i propri processi, anche se hanno lo standard (scritto per qualche procedura di qualità e basta…). Questo porta solo ad uno spreco aggiuntivo nel processo e, come spiega Taiichi Ohno, a una maggiore inefficienza del processo complessivo (abbiamo comunque bisogno delle persone per farlo andare avanti…).
      Quello che dobbiamo cercare di fare è la comprensione vera delle attività che portano il valore per il cliente nel processo e poi costruire le macchine automatiche ad hoc per eseguire queste attività, inclusi anche tutti i controlli di qualità, carichi/scarichi ecc.
      L’automatizzazione richiede lo studio del processo e non può essere fatta solo pensando che se si comprauna macchina più veloce che esista sul mercato si potrà vincere sulla concorrenza. Lo studio dei costi in questi termini è una pratica abbastanza sconosciuta nel nostro paese, ma se vorremmo competere ancora con successo sul mercato globale dovrà essere considerata, e prima lo facciamo meglio è per tutti.
      Spero di essere stato esauriente nella risposta e spero di risentire ancora la tua sincera opinione in futuro!

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