Prezzo o Profitto?

profitto

Questo è il solito dubbio filosofico che distingue i pensatori lean e pensatori nelle organizzazioni tradizionali… Trattasi delle due facce della stessa equazione:

[prezzo] = [costo] + [profitto]

e

[profitto] = [prezzo] – [costo]

E quale è la differenza, direte voi… E’ la stessa equazione girata in un senso e nell’altro…

La differenza appunto è filosofica, come avevo detto sopra.

La prima delle due equazioni viene utilizzata nelle organizzazioni tradizionali dove il prezzo del prodotto viene calcolato aggiungendo al costo totale il profitto desiderato. La variabile in questo caso è quindi il prezzo.

Ma il problema quale è? Il problema è che il prezzo non è proprio una variabile… Il prezzo è solitamente dettato dal mercato ed è un valore fisso…

Allora come si può fare? Con la seconda equazione appunto… In quella la variabile assunta è il profitto, mentre sono fissi il prezzo e il costo. Indica che è il mercato quello che determina il prezzo di vendita e questo non è controllato dal produttore. Il costo viene sottratto dal prezzo di vendita e ciò che resta è il profitto. Il produttore ha controllo sul costo e non sul prezzo di vendita e pertanto deve lavorare per ridurre i costi (eliminare gli sprechi) per poter aumentare i profitti. Questa è l’equazione fondamentale del cosiddetto target costing, che supporta la riduzione dei costi nella fase di progettazione e sviluppo di un prodotto nuovo o un modello completamente rinnovato.

Ed è in completo contrasto con quella della prima equazione, approccio tipico delle organizzazioni tradizionali, nella quale, come disse Taiichi Ohno:

  • Non bisogna confondere il “valore” con il “prezzo”
  • Quando un cliente compra un prodotto, lo fa perché quel prodotto ha un determinato valore per lui
  • Il costo va sù, perciò bisogna aumentare i prezzi! Non bisogna prendere questa strada facile. Non può essere fatto. Se si aumenta il prezzo e il valore resta lo stesso, presto perderete il vostro cliente.

Le organizzazioni lean determinano il prezzo target che il mercato può supportare e poi progettano per soddisfare questo prezzo obiettivo (target) attraverso la progettazione, strumentazione e produzione – right design (dimensionamento corretto). Mai sentito del DFMA (Design For Manufacturing and Assembly)? Capire questo approccio ai costi è la chiave per una implementazione di successo dei metodi e della filosofia lean. La chiave per gestire con successo l’equazione è che l’organizzazione deve eseguire una produzione limitata seguendo la linea guida che dice “Fare solo ciò che puoi vendere.”

Capendo il nuovo punto di vista per l’equazione porta l’organizzazione ad un diverso modo di pensare che, conseguentemente, cambia le sue azioni. Dalla prospettiva dei leader, questa visione dell’equazione costo-prezzo dirige l’organizzazione ad essere più orientata ai bisogni del cliente, ed è il modo migliore per guidare l’organizzazione a competere in un mercato aperto. Ricordarsi sempre: “I beni vendono per quello che i compratori pensano che valgano!”.

Il target costing però non deve essere pensato come uno strumento della contabilità: è uno strumento per la pianificazione dei costi usato per controllare le specifiche della progettazione e tecniche produttive – quindi è orientato molto più verso gestione e ingegnerizzazione che alla contabilità.

Unitamente al target costing, introduco anche l’argomento del kaizen costing: miglioramento continuo applicato alla riduzione dei costi durante la vita produttiva del prodotto.

Il kaizen costing è orientato alla fase del processo produttivo del prodotto e gli obiettivi in questa fase sono di mantenere o ridurre ulteriormente i costi produttivi. L’obiettivo è di migliorare gli attributi fisici della produzione attraverso le attività di miglioramento (kaizen), che servono per stabilire il flusso, migliorarlo, ridurre il WIP e incrementare la produttività. Qualsiasi miglioramento nei metodi lean supporta il kaizen e processo di kaizen costing. E’ una continuazione del target costing nella progettazione dove i costi target vengono ulteriormente ridotti attraverso le attività kaizen nella produzione, per garantire profitti ancora superiori rispetto a quelli pianificati.

Il kaizen costing e target costing, quando combinati insieme, costituiscono il sistema complessivo di gestione dei costi nelle organizzazioni lean. Il costo totale implica gestione dei costi in tutte le fasi di vita di un prodotto.

I metodi di gestione costi creano la condizione nella quale tutti i dipendenti contribuiscono, capiscono e usano le stesse informazioni per eseguire le loro attività. E tutti remano nella stessa direzione, con obiettivi strategici ben allineati verso un obiettivo comune.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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