Venerdì scorso vi avevo fatto un esercizio di logica e di pensiero laterale. In questo articolo volevo approfondire con voi ciò che avete osservato nella immagine mostrata:
Come pensavo, la gran parte di voi aveva risposto semplicemente: una palla rossa in un campo azzurro… Troppo scontato, vero? Infatti…
Io qui volevo parlarvi delle opportunità che avete nel vostro business: Per me l’immagine di sopra rappresenta una nicchia di mercato rappresentata da un cerchietto rosso immersa in un oceano blu di opportunità.
Cosa succede nei business di oggi? Sono tutti che lottano in questa piccola nicchia di mercato (mare rosso…), rubando i clienti agli altri, offrendo le stesse cose che fanno gli altri e si scannano sui prezzi, su chi sarà più competitivo, su chi sopravviverà…
Ma i veri vincitori nel business sono proprio coloro che escono da questo mare rosso di sangue e cominciano a nuotare in un oceano blu delle opportunità, dove le possibilità di trovare i nuovi clienti e le nuove opportunità sono infinite…
Nella nicchia puoi vincere solo attraverso l’enorme vantaggio in efficienza rispetto ai tuoi partner, quindi il lean thinking è quasi d’obbligo per la sopravvivenza. Ma se unisci l’oceano blu al lean thinking, diventi una powerhouse nel tuo mercato, in pratica imbattibile dalla concorrenza.
Il motivo è che inizi ad offrire il tuo prodotto in una maniera diversa della tua concorrenza, ad offrirlo a clienti e mercati diversi che non c’entrano niente con quelli in cui hai lottato precedentemente, a offrire delle soluzioni che i tuoi concorrenti non hanno pensato (sia in termini di prodotto che di servizio…) e che vi creano il vantaggio competitivo.
Il libro che vi propongo di leggere assolutamente a questo proposito è “Blue Ocean Strategy” di W. Chan Kim e Renée Mauborgne, libro che gli ha permesso di essere inclusi al quinto posto della classifica nell’elenco di 50 migliori pensatori nel business al giorno d’oggi… In esso i due professori spiegano l’applicazione della strategia oceano blu in tutti i suoi dettagli e con gli esempi pratici di come viene creata.
La creazione della nuova strategia si basa su quattro domande fondamentali:
- Creazione: quali fattori dovrebbero essere creati e che la mia industria non ha mai offerto?
- Incrementare: quali fattori dovrebbero essere incrementati ben al di sopra degli standard nella mia industria?
- Riduzione: quali fattori devono essere ridotti ben al disotto degli standard della mia industria?
- Eliminare: quali fattori, che la mia industria prende per scontati, possono essere completamente eliminati dalla mia offerta?
Volete qualche esempio? Vi posso parlare di Cirque du Soleil, del Casella Wines [yallow tail], della Toyota (Scion, Prius), Southwest Airlines, Apple ecc. Alcuni di questi sono tratti nel libro, altri, come Toyota e Apple, lì ho aggiunti io…
Il pensiero fondamentale è di prendere la curva del valore della vostra industria e di esaminare cosa apprezzano e non i clienti, e di offrirgli qualcosa che soddisfi un determinato range di clientela che gli altri vostri concorrenti non coprono, eliminando completamente o riducendo ciò che non considerate che siano i fattori di valore fondamentali per essi.
Facile, vero? Correte a comprarvi il libro, non ve ne pentirete… 😉
E PS. La prossima volta, guardate l’immagine di sopra come a un enorme oceano blu di opportunità con una piccola isoletta insignificante in mezzo, e tenetela sempre in mente quando sviluppate la vostra strategia di mercato…
Un altro libro da aggiungere alla lista! Grazie! ;o)
Sono tre anni che regalo questo libro ai miei amici e clienti, sostenendo che l’apertura mentale ci deve portare verso il mondo in Blu e che anche la qualità porta in questa direzione; basta cambiare il tipo di vista.
Colgo l’occasione per esprimere il mio motto .da Lean manager.
Non solo LEAN THINKING, ma ** THINK DIFFERENT ! , Pensa con la TUA TESTA !
* Motto J Wormack e encob.net
** Motto da post Digital Marketinl Lab.( L bellini)
Sono contento che anche tu ne sia entusiasta di questo libro… 😉
Io quando l’ho preso in mano non mi sono staccato fino a quando ho girato l’ultima pagina, e l’ho letto in poco meno di 3 ore… E’ uno di quei libri che, quando li prendi in mano, li divori…