L’arte di ridurre i costi?

Ho trovato un articolo presso il sito Professionisti e PA 24 del Il Sole 24 Ore che si intitola: L’arte di ridurre i costi. Io riporto qui lo stesso titolo, ma con un punto interrogativo… Perché? Questa è la frase incriminata:

Ridurre i costi, o, per usare un’altra espressione, incrementare la produttività, è un compito costante della direzione.

Ridurre i costi non vuol dire solo incrementare la produttività… Ricordiamoci del grafico di valore aggiunto contro lo spreco: solitamente il tempo occupato nelle operazioni a valore aggiunto occupa solo il 5% o meno, il 95% o più del tempo è lo spreco di vari tipi. Date un’occhiata al video di sotto (che potete trovare anche nella sezione Multimedia del blog insieme ad altri video interessanti…) di Gemba Academy che spiega il concetto:

Le organizzazioni spesso tentano di attaccare la parte di valore aggiunto aumentando la produttività per ridurre i costi, e spesso tagliano le parti dei processi a valore aggiunto nel farlo, anziché andare ad attaccare il 95% restante dei loro processi rappresentati dai vari sprechi per ridurre gli stessi costi… Si tratta di un tipico caso di miopia collettiva e di non comprensione assoluta del dove vengono buttate via le risorse… Il valore aggiunto è ciò che il cliente vuole e questo non si può cambiare. Lo spreco è ciò di cui al cliente non importa niente e questo sì che si può cambiare… E visto che lo spreco tipicamente ammonta al 95% o più del tempo per consegnare il prodotto al cliente, per ridurre i costi è molto più facile attaccare questo che andare a fare degli investimenti nei macchinari per aumentare la produttività e andare a velocità doppia rispetto a prima, sfruttando anche il doppio le persone…

Per le altre cose scritte nell’articolo sono abbastanza d’accordo in quanto bisogna sì guardare a lungo termine, bisogna sì cercare di non licenziare le persone ma di trovare modi più creativi e inventivi per ridurre i costi: appunto attaccando gli sprechi e sviluppando le persone nel vederli (genchi genbutsu) ed eliminarli nelle loro operazioni quotidiane. Bisogna utilizzare la testa e la creatività delle persone e non solo “un paio di braccia” che esse forniscono…

Ricordatevelo sempre…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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