Nokia richiama caricabatterie difettosi

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Settimana scorsa ho letto l’articolo su Il Sole 24 Ore del richiamo di 14.000.000 di caricabatterie difettosi da parte della Nokia.

Il motivo del ritiro è il case del caricabatterie che si può aprire mettendo allo scoperto i fili elettrici all’interno con conseguente rischio della scossa elettrica. Non ci sono stati casi della scossa elettrica e la misura è puramente precauzionale.

I modelli coinvolti non riguardano gli smartphone dell’ultima generazione bensì i telefonini tradizionali che hanno seguenti modelli di caricabatterie: AC-3E e AC-3U prodotti fra il 15 giugno 2009 e il 9 agosto 2009 e il modello AC-4U prodotto tra il 13 aprile e il 25 ottobre 2009.

La Nokia invita a sospenderne l’uso e a sostituirli gratuitamente, chiamando il call center Nokia 848.390.073 oppure consultando il sito.

Ho già parlato in passato della campagna simile di ritiro delle batterie da parte della HP. E ripeto le mie stesse conclusioni di quella volta:

La campagna di Nokia è sicuramente meritevole di lodi e tutte le aziende che scoprono i difetti interni dovrebbero fare altrettanto. Ma la mia domanda è: Come mai non si è scoperto questo difetto prima? Come mai la Nokia (una azienda leader nel mondo nella telefonia cellulare…) non abbia testato i caricabatterie a fondo prima di immetterli sul mercato? Forse i tempi di progettazione troppo brevi, pressione dei clienti per le novità ad ogni costo? Concorrenza spietata?

In ogni caso, non è stato rispettato uno dei principi fondamentali di lean thinking: Usare solo tecnologie affidabili e ben testate che servono le persone e i processi. Come fa un costruttore/produttore lean ad inserire un componente nuovo? Prima riceve tutte le novità dai suoi fornitori, poi verifica attraverso i test precisi e duraturi che il prodotto è affidabile al 100%, poi decide se e dove applicarlo nei propri prodotti. Quindi non si tratta di una decisione “portateci il vostro caricabatterie e noi lo vendiamo”, ma un qualcosa più simile a “portateci il vostro caricabatterie, vediamo come funziona e se soddisfa i nostri criteri di affidabilità, poi decidiamo se e con quali prodotti venderlo”.

Il difetto riscontrato è molto grave in quanto può mettere in pericolo la sicurezza fisica delle persone (una scossa elettrica…), ma è stato sottovalutato dalla Nokia e poteva avere conseguenze ben peggiori… Per fortuna non è stato così, ma comunque la Nokia dovrebbe imparare da questa esperienza, scegliere i fornitori affidabili, controllare i prodotti prima di immissione sul mercato e non ripetere questo o simili errori in futuro.

Solo il tempo lo dirà se saranno in grado di farlo…

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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