Lean e natura #2: 5S e stella a 5 punte di Leonardo

Questo è un guest post di ing. Ernesto Capozzo di Schio (VI), uno dei nostri più attivi contribuenti nei commenti al blog. Ernesto ha un’esperienza pluriennale di lean e voleva contribuire a questo blog con la spiegazione del collegamento della stella a 5 punte di Leonardo rappresentata dall’uomo Vitruviano e il metodo delle 5S, tanto caro a noi pensatori snelli. In corsivo le mie osservazioni ed aggiunte. A te Ernesto:

La settimana scorsa sono stato al workshop: Il Sistema Toyota per le PMI: una risposta alla crisi? (ne abbiamo già parlato qui in diversi articoli, ne aggiungo un altro qui)

Un incontro che ha riscontrato una notevole affluenza di persone, a testimonianza dell’interesse per l’argomento, soprattutto come uscire dalla crisi.

Il titolo era un pò reboante, ma di grande effetto.

Conoscevo già i relatori, miei compagni di università e per alcuni confronti pratici sul lavoro (si discuteva di lean già  venti anni fa, ed io portavo l’esperienza concreta di Analisi del Valore VSM (value stream mapping) su un’azienda in ristrutturazione).

In questa sede voglio porre l’attenzione sulla relazione di Wakamatsu,  per la sua chiarezza e semplicità.

Dall’alto della sua autorevolezza sono emersi molti spunti interessanti, ma soprattutto uno mi ha colpito sopra le righe:

1. Il modello di sviluppo (tradizionale) sta scoppiando e perciò si deve ritornare alle origini, alla semplicità di fare le cose, sviluppando l’ingegno delle persone, tornando all’essenziale

Altri spunti interessanti di cui parlava ma che non tratto qui:

• Fluidità nel lavoro
• Controllo dei tempi – parametro di riferimento minuto secondo (conviene tenere il takt time di un’attività a 50“ per garantire la qualità, quando teoricamente si poteva fare in 40“ (nb. da noi spesso, il parametro sono le ore)
• Guardare al mercato (anche Toyota deve potenziare la sua attività commerciale)

Ricollegandomi al primo punto, voglio proporre alcune tecniche base del metodo lean conosciuto con nome 5S, in questa nuova ottica di semplicità, confrontandomi con alcuni simboli della natura e della storia dell’uomo e dell’arte: la stella a 5 punte.

La stella a 5 punte indica il ritorno all’essenziale, all’armonia della natura essendo tutti i suoi lati in proporzione, secondo la sezione aurea in un rapporto pari a 1,618… E’ presente nella natura stessa, nei semi della frutta ad esempio, basta tagliare trasversalmente una mela (o altri frutti…) e osservare la disposizione dei semi:

Questa disposizione naturale è stata ripresa nelle numerose rappresentazioni artistiche, una delle più famosi è l’uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci:

dove la disposizione a stella a 5 punte è più che evidente.

E’ stata poi adottata anche da moltissime tecniche organizzative e cicli di vario tipo quale la ruota di miglioramento DMAIC nel lean sei sigma (DMAIC sta per Define, Measure, Analysis, Improvement, Control – definire, misurare, analizzare, migliorare, controllare):

oppure per un qualsiasi altro metodo di miglioramento continuo quale potrebbe essere anche il metodo delle 5S (che ho già discusso singolarmente in una serie di articoli nel mio blog: Seiri, Seiton, Seiso, Seiketsu, Shitsuke):

• Seiri – sort – separare
• Seiton – straighten – sistemare
• Seiso – sweep – spazzolare, pulire, rendere visivo
• Seiketsu – standardize – standardizzare, fluire
• Shitsuke – sustain – sostenere nel tempo, disciplinare, perfezionare

Come potete osservare, anche questo metodo può essere rappresentato visivamente con la stella a 5 punte, come del resto qualsiasi altra forma di attività umana, a cominciare dall’economia domestica, argomento che andrò ad affrontare una prossima volta…

Ciò è tutto ad indicare che anche l’organizzazione, con tutte le sue sfaccettature, può essere affrontata in modo semplice, senza sovrastrutture, secondo natura!
ANCHE QUESTA E’ INNOVAZIONE.

Il mondo orientale (Wakamatsu…) ci insegna questo; Il mondo anglosassone (Womack…) ha codificato e sviluppato questi principi; A noi non resta altro che seguirli!
Questi principi sono universali, insiti nella natura, la stella a cinque punte ne è solo un esempio.

Ernesto Capozzo

Grazie Ernesto! Aggiungerei qualche piccolo commento da parte mia: L’uomo è l’essere pensante ed è quello che lo ha distinto dalle altre specie sulla Terra, che agiscono secondo l’istinto nella maggior parte delle situazioni in cui si trovano: basti pensare al comportamento degli animali nelle situazioni di emergenza… Ma il suo essere intelligente non sempre è un vantaggio: l’uomo occidentale sfrutta questa sua intelligenza per approfittare di altri esseri umani e aumentare il suo profitto, anche se questo va contro la natura… L’uomo orientale invece ha mantenuto questo collegamento con la natura (zen) e l’osservazione della stessa e non c’è niente da meravigliarsi se il lean thinking viene sviluppato proprio in questo contesto, in quanto natura ci offre tutti i giorni gli spunti di efficienza ed efficacia (di cui parlerò nei prossimi giorni) che, se li vogliamo osservare, ci possono migliorare moltissimo la vita sia personale sia aziendale, organizzativa. Come detto, l’uomo occidentale ha perso questa capacità di osservare e l’ha sostituita con la visione cieca del profitto e sfruttamento. E lean thinking dovrebbe servirgli a riaprire gli occhi e ricominciare ad osservare ciò che lo circonda e ad imparare da questi fenomeni naturali, seguire di più il suo istinto…