Sbagliare è bene!

Cosa è che ci insegna il lean thinking riguardo alle prove, tentativi e sperimenti? Ci insegna che sbagliare è bene! Perché? Perché sbagliando si impara, sbagliando si possono migliorare i processi e trovare soluzioni nuove, innovative…

Perché il mantenimento dello status quo non è raccomandabile? Non lo è perché se noi manteniamo lo status quo, qualcun altro, magari il nostro concorrente, andrà avanti a sperimentare, a sbagliare, a imparare. E ci supererà…

Una frase che mi piace molto riguardo agli errori è la seguente: Bisogna sempre partire dal presupposto di avere ragione solo il 50% delle volte e di avere torto l’altro 50%, poi solo attraverso la sperimentazione e verifica sul campo, raccogliendo i fatti, andiamo a vedere il reale stato delle cose e prendiamo le decisioni ragionevolmente corrette.

La paura dell’errore è il fatto che inibisce il miglioramento. Se non proviamo e sbagliamo, non possiamo sapere se quello che volevamo fare era giusto o sbagliato. Se invece proviamo, possiamo avere due alternative: migliorare o peggiorare la situazione esistente… Se miglioriamo, tutti sono contenti. Se invece sbagliamo, dovrebbero essere comunque tutti contenti perché quell’esperienza ci porta a capire meglio la nostra situazione e di capire dove è avvenuto l’errore per non ripeterlo in futuro: aumenta il nostro know-how, la nostra competenza. Basta voler imparare da questo errore… Gli errori possono aiutarvi a capire cosa non ha funzionato in modo tale da poter trovare cosa potrà funzionare.

Prendete l’esempio del signor Dyson, inventore di Dyson vacuum, che disse:

Ho fatto 5127 prototipi del mio pulitore sotto vuoto prima di trovare la soluzione giusta. C’erano 5126 soluzioni errate. Ma ho imparato da ciascuna di esse. E questo mi ha permesso di trovare quella giusta.

Quante volte Edison aveva provato e sbagliato a fare una lampadina? 8000 circa… E 7999 erano sbagli. Ma con un tentativo buono è rimasto nella storia… Ma aveva imparato dai propri errori. E dopo il 7999 tentativo sbagliato aveva detto: “Almeno adesso conosciamo 7999 soluzioni diverse che non funzionano”…

Sbagliare la prima volta è normale. Questo è l’ordine naturale delle cose. Gli imprenditori dovrebbero prendere un errore come una naturale evoluzione delle cose e come parte del successo. Quello che deve essere instaurato in una impresa qualsiasi è un ambiente dove sbagliare è normale ed è incoraggiato, senza accusare nessuno per gli errori fatti, ma anzi, premiare il tentativo. Anche se sbagliato.

Per questo motivo anche rendere pubblici i propri errori è una cosa positiva e buona. Quindi, il ciclo di miglioramento dovrebbe essere descritto così: pianificare (specificare le ipotesi), sbagliare (verificando le ipotesi), imparare (scartare le ipotesi sbagliate), pianificare (nuove ipotesi diverse), sbagliare (verificare nuove ipotesi), imparare (scartare se non soddisfacenti) ecc ecc. Accettate quindi la sconfitta! Dopo tante volte che si sbaglia e si impara, alla fine si dovrà per forza fare qualcosa di giusto!

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

3 comments… add one
  • simon Set 16, 2009, 11:36 am

    …non vorrei esagerare ma…adoro sbagliare!
    Nel passaggio dall’ errore alla soluzione, “sento” di assorbire nuovi e preziosi “pezzattini” di conoscenza….tanto importanti per me che sono ancora all’ inizio del percorso professionale.

  • simon Set 16, 2009, 11:37 am

    …ops..volevo dire “pezzettini”!
    Sorry!

    • Dragan Bosnjak Set 16, 2009, 11:51 am

      Bisogna capire una sola cosa: SBAGLIARE=MIGLIORARE. Chi capisce questa equazione è sulla strada giusta per avere successo.
      Grazie per il commento!

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