TeO in Giappone

Ho letto questo articolo sul blog di Tecnologia e Operations (TeO) della Bocconi.

Quello che l’autore (Francesco Gallmann) ha osservato, sono i principi fondamentali del lean thinking in generale, e qui aggiungerò qualche osservazione personale:

  • Piani nel lungo termine (decenni); una strategia e obiettivi ben definiti e chiari a tutti (leggi questo articolo)
  • Aziende integrate – molto MAKE; flussi di valore che funzionano perfettamente…
  • Promozioni e carriere molto lunghe (decenni), turnover molto basso; conoscenza approfondita delle persone e soddisfazione dei clienti interni che non cercano altri posti di lavoro a causa dell’insoddisfazione
  • Fortissima attenzione agli aspetti organizzativi della forza lavoro: coinvolgimento, incentivazione, polivalenza, sviluppo & training (alcuni solo on the job (Toyota), altri più bilanciati (Daikin)); tutto e tutti contribuiscono al miglioramento continuo (kaizen) e sono premiati per questo…
  • Nessuna paura della manodopera indiretta; risorse programmate: si sa esattamente chi deve fare che cosa e quando, con quale risultato…
  • KAIZEN, ma più legato all’individuo, senza grandi strutture di miglioramento continuo; kaizen fa parte integrante del lavoro di ciascuno, tutti conoscono lo stato ideale della loro organizzazione e sanno in che modo possono contribuire per avvicinarsi a questa situazione…
  • Ottima relazione con i sindacati; perché dovrebbero esserci problemi con i sindacati se tutto il personale interno è soddisfatto del proprio lavoro e delle condizioni e diritti dei lavoratori in azienda?
  • Altissima frequenza di consegna dei fornitori; just in time: fornire solo ciò che serve, nel momento in cui serve al cliente a valle…
  • Relazioni di lungo termine con i fornitori; un fornitore nuovo è lungo da addestrare e formare per le condizioni che vengono richieste dal just in time… una volta che diventa affidabile, vuol dire che il fornitore ha istituito internamente un sistema di gestione interno simile a quello del suo cliente e riesce a seguirlo in tutto e per tutto, anche nella progettazione di nuovi prodotti, prototipi ecc.
  • Ordine di grandezza delle scorte: ore/giorni (non settimane); le scorte di magazzino sono uno dei sette sprechi. Perché tenerle se il cliente non ha ordinato?
  • Dimensioni molto ridotte dei magazzini; vedi il punto sopra
  • Processo decisionale molto lento, ma processo esecutivo molto veloce; avete mai sentito parlare di nemawashi? Una volta che la decisione è presa (nella decisione sono chiaramente individuate anche le risorse per l’implementazione…), perché sprecare altro tempo prima di implementare? L’implementazione deve essere immediata…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

2 comments… add one
  • simon Lug 17, 2009, 10:06 am

    Avevo gia’ avuto modo, giusto ieri, di visionare e commentare questo articolo, che offre alle aziende spunti molto interessanti.
    Sono frammenti di un modello gestionale che puo’ aiutare le organizzazioni ad acquisire e mantenere competitivita’ nel rinnovato contesto economico, quello che emergera’ dopo la crisi.
    In particolare mi convince la centralita’ della risorse umane e l’ adozione di una prospettiva che privilegia il lungo termine.

    • Dragan Bosnjak Lug 17, 2009, 10:36 am

      Ho aggiunto anch’io un commento sul blog di TeO:
      Le aziende giapponesi sono state brave a sfruttare la conoscenza venuta dall’ovest (vedi Deming o TWI come esempi…) che predicavano la visione a lungo termine, la gestione (management) disciplinata, il problem solving, la competenza, il valore dato al cliente, la formazione e rispetto delle persone, il miglioramento continuo. Invece nella cultura occidentale queste erano considerate “mode del momento” e non prese in considerazione seriamente. Per poterci riavvicinare, dobbiamo pensare con la mente “snella”, cercare di eliminare gli sprechi nelle nostre attività quotidiane, trovare il valore vero, quello che vuole e desidera comprare il nostro cliente, al prezzo migliore, nel momento in cui lo desidera, nella quantità in cui lo desidera.
      Solo pensando in questo modo possiamo pensare di rimettere la nostra economia in piedi. Altrimenti gli “orientali” andranno ad aprire un varco sempre più grande fino a quando non saremo più competitivi sul mercato…

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