Quanto sono sicuri i nostri treni?

trenitalia

Sicuramente avete già sentito parlare dell’ultima tragedia di Viareggio sul treno merci che trasportava il GPL. Le modalità dell’incidente sono state spiegate molto bene da parte di ing. Marigo sul blog della Postilla.it ed ivi presente collegamento alla Wikipedia.

Ma qui non voglio parlare degli aspetti tecnici dell’esplosione che (per ora purtroppo…) ha provocato 15 vittime. Vorrei soffermarmi sulle condizioni di sicurezza e manutenzione dei nostri treni. Ho letto un articolo sull’Espresso che accusa e spiega le condizioni e tutti i piccoli incidenti che succedono ogni giorno sulle nostre ferrovie. Era un articolo premonitore per quello che sarebbe successo ieri. Nessuno ha ascoltato. Purtroppo…

Come già detto nell’articolo “Esame di “quasi” infortuni è la chiave per la sicurezza” la chiave per gestire con successo la sicurezza in un azienda è l’esame di incidenti. Se succede qualcosa, pur piccolo che sia il danno, bisogna fare una analisi dettagliata delle cause e trovare le cause all’origine del problema. Poi bisogna risolvere il problema applicando la contromisura in modo tale che non sia possibile che lo stesso incidente succeda di nuovo in futuro.

I cedimenti strutturali (come quello del carrello probabilmente verificatosi a Viareggio…) possono e devono essere prevenuti attraverso una adeguata manutenzione. Manutenzione chiaramente molto mirata ad esaminare le condizioni reali dei convogli e della rete, con delle checklist e risorse (leggi: personale…) adeguatamente formate ad effettuarla.

Come punto di partenza per organizzare una manutenzione adeguata ci sono due risorse fondamentali che devono essere definite perfettamente: il lavoro standard che il manutentore deve conoscere (anche applicando e seguendo la checklist) e le cause di tutti gli incidenti, anche i più piccoli, che vanno ad aggiornare il lavoro standard e le checklist.

Perché, se si lasciano passare tanti incidenti piccoli come insignificanti, alla fine succede quello che è successo a Viareggio… E poi tutti iniziano a dire: “Come mai? Ma che tragedia! Povera gente! Non si poteva prevedere…” ecc ecc. La cosa sicura è che SI POTEVA PREVEDERE e SI DOVEVA PREVEDERE e si DOVEVA AGIRE PER PREVENIRE… Non ditemi che mai nessun carrello ha avuto un problema simile (con conseguenze sicuramente ben meno gravi…) perché NON CI CREDO… Perché incidenti così non succedono in una Germania, ma solo in Italia o Pakistan o India (perché siamo su quei livelli…)?

Le mie condoglianze (ancora una volta…) alle famiglie dei deceduti…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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