iTunes delle notizie

la_repubblicaHo trovato questo articolo su Il Sole 24 Ore. Il Presidente del Gruppo L’Espresso Carlo De Benedetti propone un modello di business nuovo per l’editoria digitale:

«Le notizie devono essere pagate. Ma il problema principale è il sistema per effettuare facilmente i micropagamenti» ha detto De Benedetti. «Se uno deve rompersi le scatole con una trafila lunga e fastidiosa, sarà disincentivato a pagare. Ma ora il modello c’è: iTunes». La piattaforma per la vendita di contenuti online della Apple è stata citata da De Benedetti come una soluzione straordinaria: «I miei nipoti ci spendono cifre esorbitanti, generando non poche perplessità in mio figlio» ha sorriso De Benedetti. «Ma il fatto è che iTunes è un servizio molto comodo per pagare le piccolissime cifre che servono a comprare i contenuti in rete».

De Benedetti ci crede: «Penso che proporrò all’Espresso di copiare l’architettura della piattaforma iTunes per vendere i contenuti del Gruppo. Le notizie si dovrebbero vendere a un prezzo molto basso, da 1 a 5 centesimi. Ma questo non potrebbe avvenire se il sistema per farlo fosse troppo complicato»

Sicuramente si tratta di un’idea innovativa nel campo dell’editoria digitale, ma per essere realizzata ci sono alcuni potenziali problemi: tutte le altre testate giornalistiche danno le stesse notizie gratis in internet.

Come pensa la Repubblica.it a far pagare ai lettori le notizie senza farli andare dalla concorrenza che le mette a disposizione gratis? Il lean thinking dice che questo è possibile solo ed esclusivamente con una qualità nettamente superiore delle notizie che vengono messe a disposizione dei clienti (lettori). E per avere qualità superiore, i lettori devono essere seguiti, il loro feedback continuamente ascoltato, per dare a loro ciò di cui hanno bisogno, in tempo reale. Non un compito facile, ma sicuramente possibile… Quindi, le notizie del tipo: “Oggi la velina X è andata a letto con il calciatore Y” potrebbero anche non trovare tanto spazio in una testata seria, che parla di cose serie…

Oppure l’altra risposta potrebbe essere che anche i loro concorrenti adottino lo stesso modello di business… In tal caso, sarebbe il mercato a dire chi si merita la dovuta attenzione e seguito.

iTunes ha rappresentato e tuttora rappresenta la rivoluzione nella distribuzione dei contenuti digitali attraverso una piattaforma semplice, unica, di facile utilizzo, studiata da qualcuno che ha ascoltato il cliente e gli ha offerto una soluzione ad hoc. Non sono sicuro che le notizie digitali possano avere lo stesso impatto o impatto simile. Staremo a vedere.

In ogni caso, si tratta di una mossa rischiosa e coraggiosa ma che può costituire un precedente per l’apertura delle strade nuove per l’editoria in generale e per la loro sopravvivenza futura. Oppure di un flop gigantesco…

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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